UN TRICOLORE…SPAZIALE

ARONA – Sono stati tre giorni di caldo, fatica (e… zanzare!), ma anche di tanta tanta soddisfazione. È cominciato tutto di buonora venerdì 29 giugno, ad Arona, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Nell’area assegnataci dal Comune, proprio di fronte a un parco giochi animato da famiglie e bambini di tutte le età, sono comparsi nel giro di due ore il nostro planetario (portato, montato e gestito sempre dal nostro insostituibile responsabile Emanuele Cambiotti), lo stand con il materiale informativo e il mockup del razzo Saturn IB, giusto in tempo per l’inizio ufficiale dell’evento Airshow.
Questa manifestazione, fortemente voluta dall’Amministrazione del Comune di Arona e dal suo sindaco Alberto Gusmeroli, ha visto un susseguirsi di eventi culminati nell’esibizione delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare che domenica pomeriggio ha lasciato col fiato sospeso un pubblico di più di 150mila spettatori di ogni età, arrivati anche da fuori regione, assiepati lungo la sponda del lago e sulla rocca che domina la città.

E proprio sul lungolago,svettava la cupola nera del planetario di ADAA, affiancata dal razzo Saturn IB e, per la gioia dei bambini e non solo, dalle tre bilance tarate per mostrare il peso sulla Terra, su Marte e sulla Luna (in molti momenti qui si è creata la coda!). Anche le scuole sono venute a farci visita, come  i bambini dell’Istituto Marcelline di Arona – Scuola dell’Infanzia –  hanno fatto la gara per vedere quanto pesavano sulla Luna o su Marte! Tanti sono ritornati la sera per assistere alle proiezioni nel Planetario, che si sono succedute a ritmo serrato durante le tre serate della manifestazione. Alcuni sono persino voluti entrare più volte di seguito, incantati dalle immagini suggestive che prendevano vita sul cielo nero della cupola, raccontate magistralmente da Emanuele Cambiotti.
L’unico momento di pausa si è avuto durante l’esibizione delle Frecce Tricolori, quando siamo rimasti tutti incantati a guardare all’insù, i colori della nostra bandiera dipinti nel cielo e la scia a forma di cuore, a ricambiare l’affetto della folla che hanno fatto sognare.
Sentitamente si  ringrazia il Comune di Arona e il B&B I Lagoni.

Claudia Filippazzo

ABRUZZO SPACE WEEKEND 6-7-8 APRILE 2018

In collaborazione con le Associazioni locali ed i Comuni che ospiteranno la manifestazione, ADAA è lieta di presentare


ABRUZZO SPACE WEEKEND

Tre serate di conferenze scientifiche ed osservazioni astronomiche

Venerdi 6 Aprile – TORANO NUOVO

Sala Convegni Azienda Emidio Pepe, via Chiesi 10, ore 21.30

(INGRESSO LIBERO)

Osservazione astronomica curata da Emanuele Cambiotti.


Sabato 7 Aprile – MOSCIANO SANT’ANGELO

C.da Colle Leone, Osservatorio Astronomico Colle Leone 

Planetario Fausto Marini 

ore 21.15 Luigi Pizzimenti

Conferenza: SpaceX: sfide e tecnologie del terzo millennio


Domenica 8 Aprile – CONTROGUERRA

ADAA, con il patrocinio del Comune di Controguerra, sarà ospite nell’ambito della rassegna organizzata dal Comune, dal titolo “Alle 9 della sera”, presso la

Sala Convegni Enoteca Comunale, Piazza Garibaldi 3

(INGRESSO LIBERO)

ore 21.00 Biagio Cimini – Luigi Pizzimenti

“Baikonur – Dove tutto è iniziato”

2° CONGRESSO NAZIONALE ADAA

Nel weekend appena trascorso si è tenuto il 2° Congresso Nazionale di ADAA (Associazione Divulgazione Astronomica e Astronautica) e l’Assemblea Straordinaria della stessa.

Per questo secondo appuntamento ADAA si è pregiata della presenza di ospiti come Giovanni Caprara, l’Ing. Walter Cugno, la dottoressa Patrizia Caraveo e il professor Paolo Di Marco.

Durante il congresso, a margine della conferenza dell’Ingegner Cugno, il presidente, Luigi Pizzimenti è stato raggiunto telefonicamente dall’astronauta italiano Paolo Nespoli, in visita a Washington per il post-light tour, che si è trattenuto alcuni minuti per complimentarsi con l’attività di divulgazione che l’Associazione svolge. Prima dei saluti Paolo Nespoli ha ricordato alla platea dei soci che la patch con il logo dell’associazione, consegnata a lui dal presidente, ha volato dentro la ISS (Stazione Spaziale Internazionale) ed è rientrata da pochi giorni con un modulo Dragon (SPACEX). Un piccolo riconoscimento che Paolo Nespoli ha voluto dare a sostegno dell’associazione il cui obiettivo principale è quello di diffondere il più possibile la cultura dello Spazio e favorire la space economy nel nostro Paese.

L‘intero Congresso si è svolto nella bellissima cornice di Malpensa Fiere e in collaborazione con Thales Alenia Space, QBT e Expo Elettronica.

2° CONGRESSO NAZIONALE ADAA
“Associazione per la Divulgazione Astronomica e Astronautica”

12 e 13 maggio MALPENSA FIERE

Due giornate all’insegna della divulgazione scientifica con conferenze e incontri con eccellenze come la Dott.ssa Patrizia Caraveo, il Dott. Giovanni Caprara e l’Ing Walter Cugno di Thales Alenia Space.

L’Associazione presenterà al pubblico la collezione di grandi mockup spaziali costruiti dal team di ADAA. Mostra di modelli spaziali LEGO. Durante la manifestazione sarà in funzione il nuovissimo PLANETARIO DIGITALE con programmi e spettacoli ad ogni ora a cura di: Emanuele Cambiotti (vedi programma Planetario in loco).

12 maggio 2018

PROGRAMMA CONGRESSO:

ore 9.00 Registrazione partecipanti

Apertura congresso: Luigi Pizzimenti  Presidente dell’Associazione per la Divulgazione Astronomica e Astronautica ADAA. Storico del Programma Apollo e Direttore di SPAZIO Magazine. Consulente scientifico di RAI, RSI, Apollo Lunar Surface Journal e Musei. Nel dicembre del 2009 ha Pubblicato il libro: PROGETTO APOLLO “Il sogno più grande dell’uomo”. 

Dott. Giovanni Caprara presenta: Verso Marte passando per la Luna

Giovanni Caprara è editorialista scientifico del “Corriere della Sera” . È autore di numerose   pubblicazioni sulla  storia della scienza e dell’esplorazione spaziale tradotte in Europea e negli Stati Uniti,  tra cui:   Il libro dei voli spaziali (Vallardi); Era spaziale (Mondadori) ; Abitare lo spazio (Mondadori) ; Lavventura della scienza: sfide, invenzioni e scoperte nelle pagine del “Corriere della Sera” (Rizzoli) ; Scienziati  (Bolis Editore); L’Italia sullo Shuttle (Mondadori); Alla scoperta del sistema solare (Mondadori, con Margherita Hack) ; Breve storia delle grandi scoperte scientifiche (Bompiani), Storia italiana dello spazio (Bompiani); The Complete Encyclopedia of Space Satellites (FireFly); Co-autore de: Space Exploration and Humanity A historical encyclopedia (ABC-CLIO); Rosso Marte (Utet).     Curatore della sezione Spazio del Museo nazionale della scienza e della tecnologia di Milano Nel 2000 ha ricevuto il premio ConScientia come giornalista scientifico dell’anno, premio assegnato congiuntamente dalle università milanesi; Nel 2010 l’European Science Writers Award della Euroscience. Dal 2011 è presidente dell’UGIS, Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Nel 2016 il Premio per la comunicazione scientifica della Società Italiana di Fisica (SIF) Un asteroide in orbita tra Marte e Giove porta il suo nome assegnato dalla International Astronomical Union.

Dott.ssa Patrizia Caraveo presenta: Stregati da Marte  

“Marte ci ha sempre affascinato. I risultati scientifici si sono intrecciati con la fantasia facendo nascere capolavori di fantascienza più o meno realistica. Da quando von Braun nel 1969 propose (senza successo) la missione di astronauti su Marte, il pianeta rosso è sempre stato considerato la prossima meta dell’esplorazione umana del sistema solare. Ma, per portare uomini su Marte, bisogna crederci”.  

Laureata in Fisica all’Università di Milano nel 1977. Dal 2002 direttore di ricerca. Dal 2011 al 2017 è stata direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano (IASF). Ha collaborato a diverse missioni spaziali internazionali dedicandosi all’astrofisica delle alte energie a partire dalla missione europea Cos-B. Collabora alla missione AGILE dell’ASI, alla missione INTEGRALE dell’Agenzia Spaziale Europea e alle missioni della NASA Swift e Fermi. Array Telescopio Cherenkov

Ing Walter Cugno presenta: “ExoMars: Il viaggio alla scoperta di Marte continua”.  

Dal 1 Gennaio 2016, è stato nominato Responsabile del Dominio Esplorazione e Scienza di Thales Alenia Space Italia ; in aggiunta è stato nominato Responsabile del sito di Torino. Avendo precedentemente operato in ruoli tecnici e manageriali e di sviluppo di diversi programmi, dal 2013 stato nominato Direttore del Programma Exomars. Dal 1997 al 2013 ha lavorato come Program Manager dei programmi della Stazione Spaziale Internazionale, in particolare per New Nasa Initiaitve, Nodi 2 & 3, Cupola, MPLM Sustaining Engineering e Cygnus Pressurized Cargo Module. In Alenia Spazio, prima della fusione con Thales, ha ricoperto il ruolo di Program and Operation Manager, acquisendo esperienza nella manifattura, assemblaggio, integrazione e test, nonchè nello sviluppo di nuove tecnologie. Ha inoltre ricoperto altri significativi ruoli quali Product Assurance Manager, Assembly Intergation e Test Manager, Lunch Operation Manager e Project Manager in programmi quali Spacelab, Tehered Satellite, IRIS, Lageos, Hipparcos e SAX X –ray Satellite. Nato ad Avigliana (Torino) nel 1955, ha studiato Costruzione Aeronautica presso l’Istituto Avogadro di Torino.

Luigi Pizzimenti e Prof. Paolo Di Marco (Università di Pisa DESTEC) presentano: 69h campagna voli parabolici ESA e la microgravità.

Prof. Ing. Alessandro Barazzetti Segretario ADAA, presenta: ADAA si avventura nello spazio con AlSat#1 “ADAA lancerà in orbita un satellite della classe Cubesat per una missione scientifica e didattica”.  Sarà illustrata una panoramica degli obiettivi primari e descritte le fasi di sviluppo del progetto, il coinvolgimento a livello nazionale di scuole e istituti superiori e le numerose innovazioni che saranno caricate a bordo della missione. A margine la descrizione della missione, che precorrerà il lancio del nostro satellite. Al termine verranno illustrate le modalità di finanziamento.

13 Maggio 2018

E’ convocata l’assemblea straordinaria che si terrà, in prima convocazione il 12 maggio 2018 alle ore 18:00 e in seconda convocazione il 13 maggio 2018 alle ore 10.00, presso Malpensa Fiera (Busto Arsizio) Comunicazione via email è stata inviata a tutti i Soci, che sono invitati a partecipare. 

ore 12:00/14.00 Pausa pranzo

ore 14.00/18.00 SESSIONI AL PLANETARIO e tempo libero per visitare la Fiera dell’Elettronica

Per iscriversi e partecipare scrivere a: info@adaa.it 

La partecipazione al Congresso è aperta anche a non Soci, GRATUITO solo per i SOCI ADAA  in regola con la quota sociale e con l’invio della mail di conferma.

HILTON GARDEN INN – MILANO MALPENSA

QUI LINK DIRETTO PER LA PRENOTAZIONE

Partner istituzionale:

EXPO ELETTRONICA

ADAA ospite dell’Agenzia Spaziale Europea

Adaa e la redazione di Spazio Magazine hanno trascorso 3 giorni in Germania per incontrare astronauti, tecnici e scienziati dell’Agenzia Spaziale Europea.

In esclusiva su  SPAZIO MAGAZINE  il racconto dal Centro Europeo Astronauti EAC di Colonia e dal Controllo Missioni (ESOC) di Damstadt.

 

Cubesat ALSAT#1

ADAA lancerà in orbita un satellite della classe CubeSat

Visita il sito dedicato di ALSAT#1

SCOPO DELLA MISSIONE: Lo scopo principale della missione ALSat#1 sarà di coinvolgere università e istituti scolastici in un grande concorso che richiede la comunicazione diretta degli studenti con il satellite in transito sopra l’istituto, o direttamente presso la nostra sede. Il premio finale del concorso sarà consegnato direttamente dalle mani di un astronauta dell’ESA o della NASA durante un evento speciale organizzato da ADAA al termine della missione.  Dal lato scientifico l’esperimento riguarderà il test di tolleranza alle radiazioni dei microchip .

Un cubesat è un tipo di satellite miniaturizzato avente forma cubica, volume di 1 dm³ e massa non superiore a 1,33 kg. Di solito la sua elettronica viene realizzata utilizzando componenti COTS. Il modello CubeSat è stato sviluppato a partire dal 1999 dal Politecnico Statale della California e dall’Università di Stanford. Il termine “cubesat” è stato coniato per denotare quei nanosatelliti che rispettano le specifiche descritte nel progetto CubeSat .

1° Congresso Nazionale ADAA

 AREZZO, 30 SETTEMBRE 2017

Per iscrizioni scrivere a: info@adaa.it

PROGRAMMA

  • ore 9.35 Apertura Congresso: Pres. Luigi Pizzimenti

  • ore 10.00 Ing. Paolo Musi (Thales Alenia Space) presenta:

I satelliti Bepi Colombo ed Euclid : alla scoperta di Mercurio e dell’universo oscuro.

Abstract:

Thales Alenia Space Italia ha contribuito alle piu importanti missioni scientifiche Europee dell’ultimo decennio per lo studio del pianeta Terra, l’esplorazione del sistema Solare e l’osservazione dell’Universo. Recenti esempi significativi sono stati i satelliti Rosetta per lo studio delle comete, Herschel e Planck,per lo studio dell’ universo e della radiazione cosmica di fondo, satelliti che hanno concluso la loro vita operativa con risultati straordinari.

Le missioni Bepi Colombo ed Euclid rappresentano invece 2 importanti sfide del prossimo futuro per l’ ESA, l’industria e la comunità scientifica europee ed italiane in particolare. Il satellite Bepi Colombo, che prende il nome dallo scienziato italiano Giuseppe Colombo, è stato progettato per consentire l’esplorazione accurata e sistematica di Mercurio, il pianeta piu interno e piu caldo del Sistema Solare. Il satellite è ora in fase di allestimento e verifiche finali per il lancio previsto alla fine del 2018 ed ha richiesto lo sviluppo di tecnologie innovative per operare alle alte temperature previste a distanza ravvicinata dal Sole. 

Lo studio sistematico della materia e dell’energia oscura sono invece gli obiettivi della missione Euclid, un progetto ambizioso per contribuire alla comprensione di queste componenti dell’Universo che, secondo le teorie cosmologiche attuali, ne costituiscono circa il 95% ma restano ancora in gran parte misteriose. Il satellite, dotato di un sistema di puntamento ultra stabile ed un telescopio di 1,2 m di diametro, farà una mappatura sistematica del cielo extragalattico per oltre 6 anni sia nella banda di frequenze visibile che nell’infrarosso .

  • 14.35 Emanuele Cambiotti: Le Comete

Abstract:

Cos’è una Cometa? Daremo risposta a questa domanda iniziando dalle grandi comete del passato fino ad arrivare al 1986 quando la sonda Giotto avvicinò la cometa di Halley per scattare le prime immagini storiche di un nucleo cometario. Analizzeremo da vicino le strutture che formano una cometa: il nucleo, la chioma e la coda. La nube di Oort, una grande “deposito” a 50.000 unità astronomiche dal Sole dove si trovano miliardi di comete in attesa di intraprendere il loro lungo viaggio verso la nostra stella, scoperta nel 1950 dall’astronomo olandese Jan Oort. La missione europea “Rosetta” dove, per la prima volta nella storia dell’esplorazione spaziale, il lander “Philae” si è adagiato sulla superficie di una cometa il 12 Novembre 2014: la 67P/Churyumov-Gerasimenko.

  • 15.05 Vincenzo Gallo: Astronauti e disabilità

“Quali le sono le opportunità per una persona disabile di viaggiare nello spazio?”

Abstract:
Da quando gli uomini hanno iniziato nel 1961 a varcare i confini dell’atmosfera terrestre, le attività conseguenti sono state sempre svolte da persone cd normo dotate.
Chiaramente operare in condizioni estreme quali quelle presenti nello spazio extraatmosferico richiede capacità psicofisiche non comuni.

I primi astronauti vennero selezionati nei ruoli dei piloti militari, che già avevano subito, in fase di arruolamento una forte scrematura.
Questi indagini fisiologiche si sono moltiplicate di un fattore mille quando si è trattato di selezionare poi degli astronauti, che si sarebbero trovati ad operare in un ambiente sconosciuto, del quale si potevano prevedere gli effetti a grandi linee, ma non certo nei dettagli.

  • 15.35 Biagio Cimini presenta il corto: Baikonur, Dove tutto è iniziato

Abstract:

Il viaggio della delegazione ADAA nel cosmodromo più famoso del mondo”. …una ‘magnifica desolazione’: la definirebbe così, forse, Buzz Aldrin. Davanti a noi un’immensa distesa pianeggiante a perdita d’occhio: centinaia e centinaia di chilometri di nulla assoluto. E solo dopo 3 ore di autobus, all’orizzonte, la sagoma di qualche casermone dalle chiare architetture sovietiche ed un cartello in cirillico: Baikonur…“

Inizia così lo straordinario viaggio di 4 amici nel cuore della steppa kazaka per assistere al lancio dell’astronauta Paolo Nespoli. Dopo una breve panoramica tra le immagini della città, rivedremo come avviene la preparazione del razzo Soyuz fino al posizionamento in rampa ed il saluto commovente degli astronauti alle loro famiglie prima del momento più emozionante del viaggio: Il lancio. Attraverso filmati inediti, rivivremo eventi e tradizioni spaziali uniche al mondo, nella cornice di una città misteriosa, all’ombra della rampa di lancio dove tutto è iniziato: la rampa di Yuri Gagarin.

  • 16.35 Alessandro Barazzetti: ADAA si avventura nello spazio con AlSat#1

Abstract:

“ADAA lancerà in orbita un satellite della classe Cubesat per una missione scientifica e didattica”

L’intervento tratterà nel dettaglio il progetto AlSat#1, la motivazione che ha spinto ADAA a intraprendere un’avventura così ambiziosa ed esaltante. Sarà illustrata una panoramica degli obiettivi primari e descritte le fasi di sviluppo del progetto, il coinvolgimento a livello nazionale di scuole e istituti superiori e le numerose innovazioni che saranno caricate a bordo della missione. A margine la descrizione della missione, che precorrerà il lancio del nostro satellite. Al termine verranno illustrate le modalità di finanziamento.

  • 17.00 Chiusura congresso

1 ottobre 2017
Alle ore 9.00, inizio dell’Assemblea Ordinaria aperta solo ai Soci ADAA. Gli accompagnatori avranno del tempo libero per visitare il famoso mercatino dell’antiquariato di Arezzo, fra i più importanti d’Italia o per visitare la città (programma visite in loco).
Al termine dell’Assemblea Ordinaria, i partecipanti avranno la possibilità di effettuare voli in elicottero e aereo sulla città e zone limitrofe.

Per iscrizioni scrivere a: info@adaa.it 

L’astronauta italiano Paolo Nespoli al suo terzo volo nello Spazio

Il  28 luglio 2017, una delegazione dell’Associazione per la Divulgazione Astronomica e Astronautica sarà in Kazakistan per sostenere il nostro connazionale, l’astronauta ASI ed ESA Paolo Nespoli, che decollerà per la terza volta con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale (Expedition 52).

La missione, dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), denominata VITA si concluderà il prossimo dicembre con l’atterraggio sempre in Kazakistan. Nespoli, che ha compiuto 60 anni lo scorso aprile, diventerà l’astronauta europeo più longevo.

Il lancio avverrà dalla stessa rampa di Baikonur dalla quale, 56 anni prima era decollato Yuri Gagarin per il primo storico volo a bordo della capsula Sovietica Vostok. 

da sinistra:
 Nespoli, ESA – ASI Terzo volo
Sergej Rjazanskij, RKA Secondo volo
Randolph Bresnik, NASA Secondo volo

Negli ultimi mesi durante i miei viaggi al Johnson Space Center della NASA a Houston (TX), ho incontrato il nostro connazionale Paolo Nespoli che si addestra per la sua terza missione nello Spazio.
Per parlare della carriera di Nespoli, sarebbe necessario un libro intero. Oltre ai dati salienti che troverete di seguito, mi fa piacere sottolineare la grande disponibilità di Paolo Nespoli. L’ho ascoltato anche in diverse occasioni, per esempio quando è stato ospite presso il Museo del Volo oppure in Olanda presso il centro ESA, è sempre stato un successo di pubblico e di critica. Grande divulgatore sa catturare l’attenzione del pubblico di tutte le età.
Nel luglio del 2015 l’astronauta italiano Paolo Nespoli è stato assegnato ad una terza missione spaziale come membro della spedizione 52/53 sulla Stazione Spaziale Internazionale. Partirà a bordo della navetta Soyuz a maggio 2017 per una missione di cinque mesi. Quest’ultima missione è parte di un accordo di scambio tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che coinvolge astronauti ESA.

Sarà la terza missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana e prenderà il via il 28 luglio 2017, portando a bordo della ISS Paolo Nespoli per circa cinque mesi. L’astronauta italiano dell’ESA tornerà a volare per la terza volta nello spazio.

L’annuncio è stato dato il 30 luglio 2015 presso la sede dell’ASInel corso di una conferenza stampa di presentazione del volo, cui, oltre a Nespoli, hanno preso parte il Presidente dell’ASI Roberto Battiston e il Responsabile dell’European Astronaut Center dell’ESA Frank De Winne.

“È con particolare piacere – ha dichiarato Roberto Battiston nel suo intervento – che posso annunciare l’assegnazione di Paolo Nespoli alla prossima missione di lunga durata, la terza assegnata all’ASI sulla base dell’accordo con la NASA legato ai moduli MPLM, missione che si terrà nel 2017 nel corso della Spedizione 52/53”.

“Con due missioni alle spalle, Paolo è un veterano dello spazio, molto apprezzato dalla NASA e dall’ESA per professionalità dimostrata nelle due missioni precedenti – ha proseguito Battiston – Paolo Nespoli è l’unico astronauta civile tra i quattro astronauti italiani in servizio presso il corpo europeo dell’ESA. Con questa nuova missione l’Italia conferma la continuità del suo ruolo sulla ISS, in un contesto di utilizzo delle competenze di tutti gli astronauti italiani, guardando in prospettiva anche alla prossima missione ESA di lunga durata che sarà assegnata all’ Italia tra il 2018 ed il 2019″, ha concluso il numero uno dell’ASI.

Durante la permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale, Paolo Nespoli porterà a bordo una serie di esperimenti scientifici, secondo un programma attualmente in corso di definizione, in continuità con la pianificazione scientifica dell’ASI nel settore dell’esplorazione umana nello spazio.

Anche questa missione – dopo Volare di Luca Parmitano nel 2013 e Futura di Samantha Cristoforetti quest’anno – è stata assegnata all’ASI dalla NASA e nasce da un Memorandum bilaterale diretto NASA/ASI, in base al quale l’ASI ha fornito all’ente spaziale statunitense tre moduli pressurizzati abitativi (MPLM – Multi Purpose Pressurized Module) e il PMM (Permanent Multi Purpose Module) per la ISS.

La prima avventura spaziale di Paolo Nespoli è stata la missione Esperia, nel 2007: l’astronauta dell’ESA ha raggiunto la ISS a bordo dello Space Shuttle STS-120, e nelle sue due settimane di permanenza a bordo uno dei suoi compiti principali è stato quello di contribuire a installare il modulo Nodo-2 sulla Stazione Spaziale.

È tornato poi sulla ISS tre anni dopo per 160 giorni, come parte della Expedition 26/27: con la missione MagISStra, oltre ai numerosi esperimenti, Paolo Nespoli è stato coinvolto nell’approdo di due navicelle cargo, una europea e l’altra giapponese: il secondo ATV (Automated Transfer Vehicle) e il secondo HTV (H-II Transfer Vehicle).

Dopo MagISStra, Paolo ha lavorato presso il centro ESRIN dell’ESA in Italia, ma ora ha già iniziato ad allenarsi presso il Gagarin Cosmonaut Training Centre nei pressi di Mosca, in Russia, per la sua nuova avventura.

Dati biografici
Nato il 6 aprile 1957 a Milano, abita a Verano Brianza (Milano). È appassionato di immersioni subacquee, pilotaggio di aerei a turismo, assemblaggio computer ed apparecchiature elettroniche, computer software.
Studi
Ottiene un Bachelor of Science in Aerospace Engineering nel 1988 dalla Polytechnic University of New York (USA) e, nel 1989 riceve, sempre dalla stessa università, un Master of Science in Aeronautics and Astronautics. L’Università degli Studi di Firenze gli riconosce, nel 1990, una Laurea in Ingegneria Meccanica.
Qualifiche e brevetti
Civili: Abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere, Brevetto di pilota (Private Pilot Licence) con qualifica per volo strumentale, Brevetto avanzato d’immersione subacquea, Abilitazione all’immersione NitrOx.
Militari: Paracadutista, Istruttore di paracadutismo, Direttore di lancio, Abilitazione al lancio d’alta quota, Incursore.
Riconoscimenti
Riconoscimenti di “Team achievement” per: la missione spaziale Mir 97 (Agenzia Spaziale Tedesca), la missione spaziale EUROMIR 95 (ESA), il programma NASA-Mir (NASA), la missione spaziale EUROMIR 94 (ESA), l’esperimento Bed Rest Experiment (ESA – Agenzia Spaziale Francese), la simulazione Columbus Utilisation Simulation (ESA).
Esperienza
Entrato nell’Esercito Italiano nel 1977, diventa sottufficiale e lavora come istruttore di paracadutismo presso la Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa. Nel 1980 passa al 9° Battaglione d’Assalto “Col Moschin” di Livorno dove si qualifica come Incursore. Dal 1982 al 1984 è inviato a Beirut, in Libano, con il Contingente Italiano della Forza Multinazionale di Pace. Rientrato in Italia, diventa ufficiale e rimane a disposizione del Comando Battaglione Incursori.
Nel 1985 riprende gli studi universitari e nel 1987 Nespoli lascia l’esercito. Dopo aver ottenuto un Master di Scienza all’estero, nel 1989, Nespoli ritorna in Italia e inizia a lavorare come Ingegnere Progettista alla Proel Tecnologie di Firenze, dove ha eseguito analisi meccaniche e fornito il supporto per la qualifica delle unità di volo dell’Electron Gun Assembly, uno dei principali componenti del sistema del “satellite al guinzaglio” (Tethered Satellite System, TSS) dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Nel 1991, è entrato a far parte del corpo astronautico europeo dell’ESA, a Colonia, Germania; in qualità di ingegnere per la formazione degli astronauti ha contribuito alla preparazione e allo sviluppo della formazione di base degli astronauti europei ed è stato responsabile della preparazione e della gestione del mantenimento delle competenze degli astronauti. È stato responsabile anche dell’ Astronaut Training Database, un software utilizzato per la preparazione e la gestione della formazione degli astronauti.
Nel 1995 è stato assegnato al progetto EuroMir presso lo stabilimento ESTEC dell’ESA, a Noordwijk nei Paesi Bassi, dove ha assunto la responsabilità del team che ha preparato, integrato e supportato il Payload and Crew Support Computer utilizzato a bordo della stazione spaziale russa Mir.
Nel 1996, è stato assegnato al Johnson Space Center della NASA, a Houston, in Texas, dove ha lavorato nella Spaceflight Training Division per la formazione per il personale di terra e per gli equipaggi in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Nel luglio 1998, è stato selezionato come astronauta dall’Agenzia Spaziale Italiana e un mese dopo si è aggregato al Corpo Astronautico Europeo dell’ESA, nella base del Centro Astronautico Europeo (European Astronaut Centre, EAC) di Colonia, in Germania.
Nell’agosto 1998, è stato trasferito presso il Johnson Space Center della NASA e assegnato alla classe di astronauti XVII della NASA.
Nel 2000 ha conseguito le qualificazioni di base per essere assegnato a una missione a bordo di uno Shuttle e alla Stazione Spaziale Internazionale. Nel luglio 2001 ha completato con successo il corso di addestramento per comandare il braccio robotico dello Shuttle. Nel settembre 2003 ha completato il corso avanzato per le attività extraveicolari.
Nell’agosto 2004, Nespoli è stato assegnato temporaneamente al centro di addestramento per cosmonauti Gagarin a Star City (vicino Mosca, Russia), dove ha seguito l’addestramento iniziale per la navicella spaziale Soyuz.
Dopo questo, Nespoli è tornato al centro astronauti della NASA in JSC/Houston, dove ha effettuato l’addestramento di competenza per mantenere le qualificazioni acquisite ed ha partecipato a corsi avanzati. Inoltre ha effettuato diverse funzioni tecniche per la NASA, per l’ESA e per l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Nel giugno del 2006, Nespoli è stato ufficialmente assegnato all’equipaggio della missione STS-120 dello Shuttle.
Esperienza di volo spaziale
Dal 23 ottobre al 7 novembre 2007, Paolo Nespoli ha volato come specialista di missione a bordo dello Space Shuttle Discovery per il volo STS-120 verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Durante questa missione è stato consegnato ed installato il Nodo 2, un importante elemento strutturale essenziale per l’ulteriore ampliamento della ISS, che include anche l’aggiunta del laboratorio europeo Columbus.
Un altro importante compito svolto è stata la rilocazione di uno dei pannelli solari che forniscono energia alla Stazione. Nespoli ha avuto un ruolo chiave come astronauta di attività intraveicolare (IVA) durante le uscite nello spazio di questa missione, inclusa quella relativa all’installazione del Nodo 2.
Durante la sua missione, chiamata Esperia, Paolo Nespoli ha anche portato a termine per la comunità scientifica europea, una serie di esperimenti europei nel campo della biologia e della fisiologia umana ed ha, inoltre, preso parte ad attività di carattere educativo.
Nel novembre 2008, Paolo Nespoli è stato assegnato al suo secondo volo nello spazio. La Spedizione 26/27, una missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale, è stata lanciata il 15 dicembre 2010. In qualità di ingegnere di volo, i suoi compiti durante la missione MagISStra comprendevano la conduzione di esperimenti scientifici e dimostrazioni tecnologiche, nonché l’esecuzione di attività educative. Dopo aver passato 159 giorni nello spazio, è rientrato a Terra il 24 maggio 2011.

Paolo Nespoli al suo terzo volo nello Spazio

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Da sinistra: Paolo Nespoli, ESA – ASI Terzo volo Sergej Rjazanskij, RKA Secondo volo Randolph Bresnik, NASA Secondo volo

 

Il  28 luglio 2017, con una delegazione di ADAA(Associazione per la Divulgazione Astronomica e Astronautica) saremo in Kazakistan per sostenere il nostro connazionale, l’astronauta ASI ed ESA Paolo Nespoli, che decollerà per la terza volta con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale (Expedition 52).
La missione, dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), denominata VITA si concluderà il prossimo dicembre con l’atterraggio sempre in Kazakistan. Nespoli, che ha compiuto 60 anni lo scorso aprile, diventerà l’astronauta europeo più longevo.

Il lancio avverrà dalla stessa rampa di Baikonur dalla quale, 56 anni prima era decollato Yuri Gagarin per il primo storico volo a bordo della capsula Sovietica Vostok.
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Negli ultimi mesi durante i miei viaggi al Johnson Space Center della NASA a Houston (TX), ho incontrato il nostro connazionale Paolo Nespoli che si addestra per la sua terza missione nello Spazio.

Per parlare della carriera di Nespoli, sarebbe necessario un libro intero… Oltre ai dati salienti che troverete di seguito, mi fa piacere sottolineare la grande disponibilità di Paolo Nespoli. L’ho ascoltato anche in diverse occasioni, per esempio quando è stato ospite presso il Museo del Volo oppure in Olanda presso il centro ESA, è sempre stato un successo di pubblico e di critica. Grande divulgatore sa catturare l’attenzione del pubblico di tuttele età.

Nel luglio del 2015 l’astronauta italiano Paolo Nespoli è stato assegnato ad una terza missione spaziale come membro della spedizione 52/53 sulla Stazione Spaziale Internazionale. Partirà a bordo della navetta Soyuz a maggio 2017 per una missione di cinque mesi. Quest’ultima missione è parte di un accordo di scambio tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che coinvolge astronauti ESA.
Sarà la terza missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana e prenderà il via il 28 luglio 2017, portando a bordo della ISS Paolo Nespoli per circa cinque mesi. L’astronauta italiano dell’ESA tornerà a volare per la terza volta nello spazio.

L’annuncio è stato dato il 30 luglio 2015 presso la sede dell’ASInel corso di una conferenza stampa di presentazione del volo, cui, oltre a Nespoli, hanno preso parte il Presidente dell’ASI Roberto Battiston e il Responsabile dell’European Astronaut Center dell’ESA Frank De Winne.

“È con particolare piacere – ha dichiarato Roberto Battiston nel suo intervento – che posso annunciare l’assegnazione di Paolo Nespoli alla prossima missione di lunga durata, la terza assegnata all’ASI sulla base dell’accordo con la NASA legato ai moduli MPLM, missione che si terrà nel 2017 nel corso della Spedizione 52/53”.

“Con due missioni alle spalle, Paolo è un veterano dello spazio, molto apprezzato dalla NASA e dall’ESA per professionalità dimostrata nelle due missioni precedenti – ha proseguito Battiston – Paolo Nespoli è l’unico astronauta civile tra i quattro astronauti italiani in servizio presso il corpo europeo dell’ESA. Con questa nuova missione l’Italia conferma la continuità del suo ruolo sulla ISS, in un contesto di utilizzo delle competenze di tutti gli astronauti italiani, guardando in prospettiva anche alla prossima missione ESA di lunga durata che sarà assegnata all’ Italia tra il 2018 ed il 2019”, ha concluso il numero uno dell’ASI.

Durante la permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale, Paolo Nespoli porterà a bordo una serie di esperimenti scientifici, secondo un programma attualmente in corso di definizione, in continuità con la pianificazione scientifica dell’ASI nel settore dell’esplorazione umana nello spazio.

Anche questa missione – dopo Volare di Luca Parmitano nel 2013 e Futura di Samantha Cristoforetti quest’anno – è stata assegnata all’ASI dalla NASA e nasce da un Memorandum bilaterale diretto NASA/ASI, in base al quale l’ASI ha fornito all’ente spaziale statunitense tre moduli pressurizzati abitativi (MPLM – Multi Purpose Pressurized Module) e il PMM (Permanent Multi Purpose Module) per la ISS.

La prima avventura spaziale di Paolo Nespoli è stata la missione Esperia, nel 2007: l’astronauta dell’ESA ha raggiunto la ISS a bordo dello Space Shuttle STS-120, e nelle sue due settimane di permanenza a bordo uno dei suoi compiti principali è stato quello di contribuire a installare il modulo Nodo-2 sulla Stazione Spaziale.

È tornato poi sulla ISS tre anni dopo per 160 giorni, come parte della Expedition 26/27: con la missione MagISStra, oltre ai numerosi esperimenti, Paolo Nespoli è stato coinvolto nell’approdo di due navicelle cargo, una europea e l’altra giapponese: il secondo ATV (Automated Transfer Vehicle) e il secondo HTV (H-II Transfer Vehicle).

Dopo MagISStra, Paolo ha lavorato presso il centro ESRIN dell’ESA in Italia, ma ora ha già iniziato ad allenarsi presso il Gagarin Cosmonaut Training Centre nei pressi di Mosca, in Russia, per la sua nuova avventura.

Dati biografici
Nato il 6 aprile 1957 a Milano, abita a Verano Brianza (Milano). È appassionato di immersioni subacquee, pilotaggio di aerei a turismo, assemblaggio computer ed apparecchiature elettroniche, computer software.
Studi
Ottiene un Bachelor of Science in Aerospace Engineering nel 1988 dalla Polytechnic University of New York (USA) e, nel 1989 riceve, sempre dalla stessa università, un Master of Science in Aeronautics and Astronautics. L’Università degli Studi di Firenze gli riconosce, nel 1990, una Laurea in Ingegneria Meccanica.

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Qualifiche e brevetti
Civili: Abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere, Brevetto di pilota (Private Pilot Licence) con qualifica per volo strumentale, Brevetto avanzato d’immersione subacquea, Abilitazione all’immersione NitrOx.
Militari: Paracadutista, Istruttore di paracadutismo, Direttore di lancio, Abilitazione al lancio d’alta quota, Incursore.
Riconoscimenti
Riconoscimenti di “Team achievement” per: la missione spaziale Mir 97 (Agenzia Spaziale Tedesca), la missione spaziale EUROMIR 95 (ESA), il programma NASA-Mir (NASA), la missione spaziale EUROMIR 94 (ESA), l’esperimento Bed Rest Experiment (ESA – Agenzia Spaziale Francese), la simulazione Columbus Utilisation Simulation (ESA).
Esperienza
Entrato nell’Esercito Italiano nel 1977, diventa sottufficiale e lavora come istruttore di paracadutismo presso la Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa. Nel 1980 passa al 9° Battaglione d’Assalto “Col Moschin” di Livorno dove si qualifica come Incursore. Dal 1982 al 1984 è inviato a Beirut, in Libano, con il Contingente Italiano della Forza Multinazionale di Pace. Rientrato in Italia, diventa ufficiale e rimane a disposizione del Comando Battaglione Incursori.
Nel 1985 riprende gli studi universitari e nel 1987 Nespoli lascia l’esercito. Dopo aver ottenuto un Master di Scienza all’estero, nel 1989, Nespoli ritorna in Italia e inizia a lavorare come Ingegnere Progettista alla Proel Tecnologie di Firenze, dove ha eseguito analisi meccaniche e fornito il supporto per la qualifica delle unità di volo dell’Electron Gun Assembly, uno dei principali componenti del sistema del “satellite al guinzaglio” (Tethered Satellite System, TSS) dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Nel 1991, è entrato a far parte del corpo astronautico europeo dell’ESA, a Colonia, Germania; in qualità di ingegnere per la formazione degli astronauti ha contribuito alla preparazione e allo sviluppo della formazione di base degli astronauti europei ed è stato responsabile della preparazione e della gestione del mantenimento delle competenze degli astronauti. È stato responsabile anche dell’ Astronaut Training Database, un software utilizzato per la preparazione e la gestione della formazione degli astronauti.
Nel 1995 è stato assegnato al progetto EuroMir presso lo stabilimento ESTEC dell’ESA, a Noordwijk nei Paesi Bassi, dove ha assunto la responsabilità del team che ha preparato, integrato e supportato il Payload and Crew Support Computer utilizzato a bordo della stazione spaziale russa Mir.
Nel 1996, è stato assegnato al Johnson Space Center della NASA, a Houston, in Texas, dove ha lavorato nella Spaceflight Training Division per la formazione per il personale di terra e per gli equipaggi in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Nel luglio 1998, è stato selezionato come astronauta dall’Agenzia Spaziale Italiana e un mese dopo si è aggregato al Corpo Astronautico Europeo dell’ESA, nella base del Centro Astronautico Europeo (European Astronaut Centre, EAC) di Colonia, in Germania.
Nell’agosto 1998, è stato trasferito presso il Johnson Space Center della NASA e assegnato alla classe di astronauti XVII della NASA.
Nel 2000 ha conseguito le qualificazioni di base per essere assegnato a una missione a bordo di uno Shuttle e alla Stazione Spaziale Internazionale. Nel luglio 2001 ha completato con successo il corso di addestramento per comandare il braccio robotico dello Shuttle. Nel settembre 2003 ha completato il corso avanzato per le attività extraveicolari.
Nell’agosto 2004, Nespoli è stato assegnato temporaneamente al centro di addestramento per cosmonauti Gagarin a Star City (vicino Mosca, Russia), dove ha seguito l’addestramento iniziale per la navicella spaziale Soyuz.
Dopo questo, Nespoli è tornato al centro astronauti della NASA in JSC/Houston, dove ha effettuato l’addestramento di competenza per mantenere le qualificazioni acquisite ed ha partecipato a corsi avanzati. Inoltre ha effettuato diverse funzioni tecniche per la NASA, per l’ESA e per l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Nel giugno del 2006, Nespoli è stato ufficialmente assegnato all’equipaggio della missione STS-120 dello Shuttle.
Esperienza di volo spaziale
Dal 23 ottobre al 7 novembre 2007, Paolo Nespoli ha volato come specialista di missione a bordo dello Space Shuttle Discovery per il volo STS-120 verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Durante questa missione è stato consegnato ed installato il Nodo 2, un importante elemento strutturale essenziale per l’ulteriore ampliamento della ISS, che include anche l’aggiunta del laboratorio europeo Columbus.
Un altro importante compito svolto è stata la rilocazione di uno dei pannelli solari che forniscono energia alla Stazione. Nespoli ha avuto un ruolo chiave come astronauta di attività intraveicolare (IVA) durante le uscite nello spazio di questa missione, inclusa quella relativa all’installazione del Nodo 2.
Durante la sua missione, chiamata Esperia, Paolo Nespoli ha anche portato a termine per la comunità scientifica europea, una serie di esperimenti europei nel campo della biologia e della fisiologia umana ed ha, inoltre, preso parte ad attività di carattere educativo.
Nel novembre 2008, Paolo Nespoli è stato assegnato al suo secondo volo nello spazio. La Spedizione 26/27, una missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale, è stata lanciata il 15 dicembre 2010. In qualità di ingegnere di volo, i suoi compiti durante la missione MagISStra comprendevano la conduzione di esperimenti scientifici e dimostrazioni tecnologiche, nonché l’esecuzione di attività educative. Dopo aver passato 159 giorni nello spazio, è rientrato a Terra il 24 maggio 2011.

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Charlie Duke ospite di ADAA

Di seguito il racconto dell’evento organizzato da ADAA il 29 e 30 aprile 2017.

 Il Gen. Charles “Charlie” Duke

Il Gala Dinner del 29 aprile 2017

Dopo pochi mesi dall’incontro con il Col. Al Worden (Apollo 15 Cmp), ospite d’onore: il Gen. Charlie Duke, decimo uomo ad aver camminato sul nostro satellite nel corso della missione Apollo 16″.

Ma passiamo subito al racconto della serata. All’arrivo mi aspetta il solito rapido check-in e la consegna della busta, con la brochure ufficiale e i voucher per la cena e gli autografi. Nel mentre, riesco a sbirciare all’interno della sala e qualcosa di strano … e grosso … attira la mia attenzione. Quando finalmente si può entrare in sala, il ‘qualcosa di grosso’ si rivela essere un modello del Saturn V. E che modello! In scala 1:10, insomma 11 metri circa di modello. Bellissimo e dettagliato, domina con la sua presenza tutta la sala e attira gli sguardi ammirati di tutti i partecipanti che piano piano iniziano a riempire la sala. Le foto non gli rendono giustizia: io ho apprezzato in particolare la cura nella realizzazione dei motori F-1. Accanto al modello, un televisore mostra un video dedicato alla costruzione del modello

Smaltito l’impatto con il Saturn V, e dopo una dozzina di foto di rito, mi decido a dare un’occhiata al resto della sala. Dieci tavoli tondi con al centro quello dedicato a Duke e agli altri possessori del VIP pass. Sul palco in fondo alla sala una vetrinetta ospita la replica funzionante dell’AGC che avevo già ammirato in precedenza. Nella stessa vetrinetta, un’altra sorpresa che speravo tanto ADAA mi facesse: il basalto lunare che in queste settimane sta girando l’Italia con “Ti Porto la Luna”. Un meraviglioso campione di roccia lunare, raccolta durante Apollo 15 conservata all’interno di una struttura piramidale trasparente. Fantastica.

All’altro capo del palco, fa invece bella mostra di se la replica della tuta spaziale A7-LB utilizzata nelle missioni lunari estese, quelle di tipo J. Completava la tuta il suo PLSS. Ovviamente la tuta è etichettata con il nome del nostro ospite.

Dalla parte opposta della sala rispetto al gigantesco Saturn V, altri tavoli tutti da esplorare. Il tavolo del merchandising (per portarsi a casa un ricordo della serata) e l’immancabile collezione di memorabilia, con una nutrita presenza di annulli filatelici, buste ed altro materiale.

Lì accanto una novità assoluta, il vino dedicato all’evento con tanto di etichetta personalizzata. È disponibile anche una confezione speciale che unisce una bottiglia magnum del vino ad una riproduzione fedele in metallo del martello da geologo che veniva utilizzato sulla Luna. Mi colpiscono le dimensioni del martello, pensavo fosse più piccolo.

Last but not least, un tavolo è dedicato alla presentazione di un nuovo progetto editoriale di Luigi Pizzimenti e di Roberto Beltramini: “Luna mai vista (Unseen Moon)”. Un libro più DVD che racconterà l’epopea del progetto Apollo attraverso una serie di foto in 3D realizzata ad hoc a partire dalle foto ufficiali della NASA. Come anteprima sono visibili un panorama (che l’autore mi dice essere incredibilmente dettagliato nella versione definitiva), una foto di Duke e il manifesto che vedete qui sotto; se avete un paio di occhiali 3D, di quelli vecchio stile con le lenti blu e rosse, provate ad indossarli. E stupitevi. Libro da non perdere!

Secondo il canovaccio già sperimentato nell’evento precedente, Luigi Pizzimenti ci fa accomodare per poi introdurre il nostro ospite. Accolto dall’applauso della sala, Duke entra dal fondo della sala e raggiunge il palco. Con la traduzione di Paolo Attivissimo, il nostro ospite ringrazia i presenti e ci intrattiene per qualche minuto. Non racconta ovviamente tutta la sua storia e quella della sua missione: per questo l’appuntamento è giustamente al giorno dopo per la conferenza Anche in questa occasione, come nelle due precedenti in cui ho incontrato Duke, il Generale è accompagnato dalla sua dolcissima moglie Dotty. Che purtroppo è costretta a muoversi in carrozzina a causa di un piccolo incidente occorso in mattinata. A lei tanti auguri di pronta guarigione

Visto che stiamo parlando di una cena, parliamo del menù. Ottima scelta delle portate, 3 più caffè. Una menzione speciale per il primo, il “Risotto acquarello al limone di Sorrento con crema di bufala alle erbe”. Divino.

Nel corso della cena, vari membri dell’ADAA, in particolare Luigi Pizzimenti e Alessandro Barazzetti (Segretario ADAA) si avvicendano sul palco per raccontare le varie iniziative dell’associazione. In particolare: Viene presentato il team che ha lavorato alla costruzione del modello del Saturn V e che, udite udite, è già al lavoro sulla prossima ‘creatura’: il modello della Vostok con cui hanno volato I primi cosmonauti russi, a partire da Yuri Gagarin.

Viene illustrato il progetto per la realizzazione di un satellite di classe CubeSat, per il quale è già stato previsto spazio su un prossimo lancio. Il progetto prevede la collaborazione con vari enti, tra cui il Politecnico di Milano e la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) (link:  http://www.adaa.it/cubesat-adaa/)

La testimonianza della conferenza organizzata presso la Camera dei Deputati per presentare l’iniziativa “Ti porto la Luna” alle istituzioni. Presente in sala e sul palco l’On. Maria Chiara Gadda, promotrice dell’iniziativa

Nel corso della cena, Duke è estremamente disponibile con le persone che lo avvicinavano, chi per una foto, chi solo per scambiare due chiacchiere. In particolare, con giovani e bambini, ha sempre un sorriso, una stretta di mano, una parola (il cuore di nonno lo si riconosce subito!).

Chiudo qui questo breve racconto con il doveroso ringraziamento a Luigi Pizzimenti, all’ADAA e a tutto lo staff per questa cena, per l’organizzazione perfetta e per averci dato questa opportunità unica di incontrare e condividere del tempo con uno dei sei moonwalker rimasti.

La Conferenza del 30 aprile 2017

Partiamo la mattina presto in una bella giornata di fine Aprile, con l’intento di essere in prima linea per l’evento pomeridiano. Non solo è un incontro con un astronauta, ma il nostro ospite è stato il decimo uomo (ed il più giovane) ad aver camminato sulla Luna [la missione fu l’Apollo 16]. Il nostro satellite è stata la sua casa per quasi 3 giorni… Sicuramente una persona che non capita di incontrare tutti i giorni!

La visita a Volandia procede bene, ma ad un certo punto dobbiamo accelerare i tempi: il museo è davvero troppo appassionante, ma Duke non aspetta…Il tempo di un veloce pranzo e quindi eccoci di nuovo allo Sheraton Hotel. Stavolta non c’è nessuno seduto fuori a fumare, niente incontro fortuito. Ma l’emozione è comunque altissima. Sappiamo già benissimo dove andare, come e cosa fare. Ormai ci sentiamo dei piccoli veterani, ma ancora in testa si fa strada il dubbio: quale sarà la sorpresa fenomenale promessa da Luigi Pizzimenti? E ancora… Sarà esposto in anteprima il campione di roccia lunare che Luigi è andato a prendere negli USA per il tour “Ti porto la Luna 2017”?

Tanti dubbi, tanta curiosità, tanta emozione. Emozione: forse questa parola verrà ripetuta troppe volte in queste righe, ma il sogno di conoscere qualcuno che ha camminato sulla nostra bellissima Luna è prossimo ad avverarsi… come si fa a rimanere impassibili!?

Saliamo subito al primo piano dello Sheraton, dove ci aspetta la reception per il nostro evento. Ritiriamo i biglietti e, visto il largo anticipo, ci sediamo in attesa. Tra le chiacchiere dei presenti sentiamo gli organizzatori che annunciano un breve ritardo per motivi tecnici. Ma poco male: siamo qui e, nonostante tutto, incontreremo Duke.
Si avvicina l’orario delle foto e Duke fa la sua apparizione nel classico “Bomber” blu della NASA. La prima impressione è decisamente positiva: è un arzillo signore ancora in splendida forma!

La cosa più impressionante, tuttavia, è riconoscere nel suo volto i lineamenti del giovane uomo che compare nelle famosissime riprese del Centro di Controllo di Houston, al momento dello storico allunaggio dell’Apollo 11, durante il suo ruolo da CAPCOM. Decisamente un protagonista della Storia.

Ci mettiamo quindi in paziente coda per le foto. La fila scorre veloce, e finalmente tocca a noi. Un sorriso, qualche parola, una stretta di mano. E, anche qui, impressionante sentire il timbro della sua voce dal vivo. Voce che suona come conosciuta, familiare, dopo averla ascoltata numerosissime volte nelle registrazioni dell’epoca. Una voce dal timbro particolare.  Tantissima l’emozione, tant’è che la fase della foto lascia in me ricordi confusi, nella speranza di risultare con gli occhi aperti e con una faccia decente. Ma sono felice! Sono in compagnia di una persona che è stato protagonista dell’eccezionale.

Ecco il perché di tanto mistero da parte di Luigi: sul lato sinistro della sala fa la sua bella figura un “modellone” di Saturn V, in scala 1:10… Bellissimo e dettagliatissimo, spettacolare! Ma non è finita qui: al fondo della sala, vicino al palco, ecco il frammento di Luna. Un campione portato a Terra dall’Apollo 15, raccolto da Jim Irwin. Bellissima roccia, e grande stupore nell’avere così vicino un pezzo di Luna…

Nell’attesa, smaltita l’eccitazione per tutte le sorprese presenti in sala, mi dedico all’acquisto di alcune fotografie da far autografare e passo in rassegna i vari oggetti in vendita, alcuni dei quali originali, quindi patch di missione, libri, e così via. Accanto a me tanti appassionati, anche avanti con l’età, che sembrano tornare bambini!
Tra lo shopping, l’esplorazione dei vari cimeli presenti in sala e qualche incontro (con annesse chiacchiere) arriva finalmente il momento di prendere posto.

Ci intrattengono subito Paolo Attivissimo e Luigi Pizzimenti con una serie di presentazioni della giornata: in primis il progetto “Ti Porto la Luna 2017” e poi tutti quelli in cui è impegnata ADAA. Si passa a commentare immagini e video della missione Apollo 16, con aneddoti e curiosità sul programma Apollo in genere. Luigi e Paolo ne conoscono tante di queste chicche, ed è sempre un piacere ascoltarle.

Ed ecco la presentazione del nostro Ospite: un breve ma suggestivo filmato e l’introduzione di Luigi Pizzimenti e dal fondo della sala, in un trionfo di applausi arriva il Gen. Duke.

Duke inizia a raccontare, e la traduzione di Paolo Attivissimo è puntuale e divertente.
Dapprima un veloce viaggio dalla Terra alla Luna ci rapisce. Il racconto procede velocemente, dando l’impressione di una conferenza di brevissima durata. Ma una volta che Duke ci accompagna in giro per la Luna, siamo nuovamente catapultati a Terra e, stavolta con l’ausilio di immagini e video, il viaggio viene spiegato nei dettagli. Chiarissima la spiegazione delle manovre orbitali per lasciare l’orbita terrestre e accelerare verso la Luna. Spazio alla suggestione, quando Duke racconta di quando ha fotografato la Terra per intero. O meglio: gli Stati Uniti. Traspare un po’ di emozione nelle sue parole, come se fosse la sua foto preferita… (per gli interessati si tratta della foto AS16-118-18885).

Interessante, su questo punto, la sua visione dell’universo. Una visione creazionistica, la convinzione della presenza di un Dio. Aspetto che non mi sarei aspettato, in modo così forte, in un astronauta che ha camminato sulla Luna. Quindi, mentre ci avviciniamo all’allunaggio il racconto dei vari inconvenienti tiene alta l’attenzione (come per esempio il fatto che l’antenna del LEM presentasse problemi, o ancora incertezze sulla piena funzionalità del motore del Modulo di Servizio).

Infine, ampio spazio alle numerose attività lunari, con spiegazione degli esperimenti, delle foto e delle sensazioni provate vivendo per quasi 3 giorni sulla superficie di un corpo celeste alieno.

Non mancano aneddoti, specialmente durante le varie EVA lunari. Corredate da video, ovviamente. Come quando Duke tenta invano di prendere al volo un campione di roccia (operazione generalmente eseguita in due, ma lui ha tentato di effettuarla in completa autonomia… con risultati disastrosi!).

Molto divertente l’episodio del trasporto di un grande esperimento lunare, che cade di mano a Charlie esattamente mentre la telecamera comandata da Terra si gira per inquadrarlo… “Speravo che nessuno mi avesse visto!” è stato il suo commento, mentre dal video lo si vede voltarsi verso la telecamera per controllare.

Quindi i record, come quello per il salto in alto (le olimpiadi lunari) e quello di velocità del rover lunare: ben 17 km/h in discesa (in realtà, nessuno saprà mai quale reale velocità avessero raggiunto, dal momento che il fondo-scala del tachimetro era appunto 17 km/h).

O, ancora, come quando alle obiezioni all’ordine di Houston di raccogliere un sasso enorme, la risposta da terra giunge secca: “Pick that Rock!”.

Giunge il momento di tornare sulla Terra, ancora spiegazioni chiare sul viaggio di ritorno, sul rientro e lo splashdown, con tanto di ribaltamento della capsula in acqua.
La conferenza termina, come di consueto, con lo spazio alle domande. Molti i quesiti da parte di giornalisti, dei vari appassionati e di alcuni bambini. Duke non si nega a nessuno (particolarmente ai piccoli, rispondendo in modo semplice e chiaro). Colpisce la sua disponibilità, ma anche la praticità: al termine della risposta, senza perdere tempo, e guardando l’orologio, pronuncia “Next!”; sicuramente è abituato ad una vita incalzante.
Questa volta noto con piacere che le domande sono molte, pertinenti e intelligenti. Anche da parte dei giornalisti. Avevo ancora l’amaro in bocca ricordando alcune domande inascoltabili, poste ad Al Worden, da giornalisti decisamente poco informati o che cercavano di trascinare la discussione sul complottismo/sensazionalismo (Worden li aveva adeguatamente fulminati, ovviamente).

Dalle risposte di Charlie, traspare una visione interessante del futuro nel campo aerospaziale. Sicuramente il futuro è verso Marte, ma non prima di tornare sulla Luna. La sua, infatti, è una visione molto prudente: “su Marte sei da solo, quindi devi essere molto MOLTO sicuro di ciò che fai!”.

L’idea di Duke è che il candidato più preparato per un viaggio verso Marte sia la NASA col programma Orion e, solo in seconda battuta, potrà essere raggiunto da SpaceX col suo veicolo Dragon. Molto interessante anche la sua fiducia nei possibili sviluppi in ambito aerospaziale della tecnologia della stampa 3d: secondo Duke, infatti, sarà uno strumento essenziale per le eventuali colonie lunari e marziane; una annotazione che dimostra la notevole apertura mentale di cui è dotato.

Per concludere, qualche breve aspetto sulla sua vita da astronauta. Il suo ottimo rapporto con Deke Slayton, la competizione (fortissima!) nel corpo astronauti, il lavoro che lui ha svolto in 5 missioni differenti (con incarichi via via diversi), e così via. Ancora oggi Charlie non sa perché sia stato selezionato da Slayton (e Al Shepard) per far parte di quella missione: pensava che non sarebbe mai toccato a lui, tra 40/45 astronauti! A dire il vero, ammette, nessuno ha mai capito secondo quale logica venissero formati gli equipaggi!

Termine delle domande: è tempo di autografi. Ci mettiamo in coda, ognuno con una foto o un cimelio, un libro. Il bambino davanti a me tiene stretto il diario di scuola tutto colorato. Lo immagino già il giorno dopo, in classe, a mostrare orgoglioso l’autografo! La coda scorre veloce, e stupisce la dolcezza con la quale Duke accoglie il bimbo del diario.
Arriva quindi il mio turno, un veloce scambio di parole, di ringraziamenti, una stretta di mano e saluto il “Ragazzo della Luna”, lasciando spazio a mio fratello per l’autografo.

È dunque tempo di andare. Uno sguardo all’orologio dice che è tardi: quasi le 20:00! Il tempo è volato e non ci siamo accorti di nulla. Ammaliati dal racconto, siamo stati portati per mano sulla Luna e ritorno, per ben due volte. Il tempo è scivolato via velocemente, fino all’improvviso splashdown nella realtà, che ci ricorda dove siamo e che è il momento di rientrare a casa.

Indelebili i momenti vissuti in questo pomeriggio. Vedere i filmati dell’epoca non avrà più lo stesso sapore di prima, ma un gusto decisamente più ricco, più affascinante, avendo incontrato uno dei protagonisti di questa grande impresa!

Si ringraziano Roberto Ajolfi e Tiziano Casanova per il puntuale racconto di due giorni indimenticabili per tutti i partecipanti.

 

Gen. Charlie Duke in Italia

L’Associazione per la Divulgazione Astronomica e Astronautica ADAA è lieta di annunciare che SABATO 29 e DOMENICA 30 APRILE 2017 ospiteremo a Malpensa (VA) l’astronauta CHARLIE DUKE Pilota del Modulo Lunare della Missione Apollo 16. Vivrete un evento unico mai visto in Italia. Due giorni immersi nell’avventura più grande dell’umanità! 45 anni dopo il suo storico viaggio; Charlie Duke decimo uomo ad aver camminato sul suolo lunare nel 1972 ricorderà la sua storica missione. Godetevi l’emozione del racconto da parte di uno dei soli 12 esseri umani ad aver camminato su un altro corpo celeste!

E’ stato probabilmente l’ambiente più ostile in cui mi sia mai trovato in una situazione di volo. Eppure mi sentivo molto pacifico e sereno… Non avvertivi la paura dell’ambiente ostile … C’era serenità e pace sulla Luna. Una grande pace interiore. C’era un senso di sicurezza che derivava dall’essere li e la missione stava procedendo. Molta confidenza nelle tue capacità. Ci eravamo allenati per 2 anni e mezzo – sapevamo cosa fare … Avvertivi un senso di appartenenza. Mi sentivo sicuro di me. C’era un forte senso di fiducia – lì c’era lo Stone ; lì North Ray; lì Smokey; lì il cratere Dot. Avrò visto le loro foto un migliaio di volte! Ed eccoli qui! Eravamo esattamente in una di quelle fotografie. E mi sentivo a casa … Credo che l’accuratezza dell’allenamento e tutta la pianificazione e gli studi fatti prima del volo ci abbiano precondizionati. Ma se il modulo lunare avesse proseguito la sua corsa e fossimo allunati a 40 miglia di distanza a nord o ad ovest, non credo che sarebbe stato  terrificante. Charlie Duke (dal libro Voices from the Moon)

MEDIA: Corriere della Sera  

PROGRAMMA

SABATO 29 APRILE 2017: GALA DINNER

Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre

Si inizia alle 17.30 con un aperitivo esclusivo, riservato ai Vip PASS e Gold PASS; la serata prosegue poi con la possibilità di parlare in modo informale con i giornalisti e i numerosi esperti presenti al Galà. Sarà servita la cena, composta da un menù di tre portate, vino e acqua, caffè. Al momento della prenotazione si prega di indicare se si ha necessità di menù vegetariano e/o gluten free.

Durante la serata saranno proiettati video per conoscere il nostro ospite che ci parlerà della sua carriera e del suo epico viaggio fino alla Luna. Traduzione di Paolo Attivissimo. Seguirà la sessione di autografi. Autografi aggiuntivi (chiedere al Desk).

DOMENICA 30 APRILE 2017: CONFERENZA 

Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre

ADAA is proud to confirm that in April 2017, retired United States Brig. Gen. Charles Duke – Apollo 16 Lunar module pilot and 10th Man on the Moon will be joining us for his public appearance in Italy.

Saturday, April 29, 2017: Evening Dinner and Auction
Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre

Sunday, April 30, 2017: Lecture
Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre

LOGISTIC

Sheraton Milan Malpensa
Airport Hotel & Conference Centre

BIO:

CHARLES MOSS DUKE, JR., ASTRONAUT
Brigadier General USAF (Ret)
Born in Charlotte, North Carolina; October 3, 1935
EDUCATION: Attended Lancaster High School, Lancaster, SC
Graduated, Valedictorian, Admiral Farragut Academy,St. Petersburg, Florida, 1953
B.S., Naval Sciences, U.S. Naval Academy, 1957
M.S., Aeronautics & Astronautics, Massachusetts Institute of Technology, 1964
Graduated U.S. Air Force Test Pilot School, 1965
Honorary Ph.D. University of South Carolina, 1973
Industrial College of Armed Forces, 1978
Honorary Ph.D. Francis Marion College, 1990

HISTORY:
Upon graduation from the Naval Academy and receiving his commission in the USAF, Mr. Duke entered pilot training and received his wings in Sept. 1958. He served three years in Germany as a fighter interceptor pilot with the 526th Fighter Interceptor Squadron at Ramstein Air Base. He was then assigned to MIT for a master’s degree. In 1964, he entered the USAF Test Pilot School at Edwards AFB. He logged 4,147 hours flying time which includes 3,632 hours in jet aircraft.
Astronaut Duke is one of the 19 astronauts selected by NASA in April 1966.
Apollo 11 Support Crew & Capcom
Apollo 13 Backup Lunar Module Pilot
Apollo 16 Lunar Module Pilot
Apollo 17 Backup Lunar Module Pilot
Space Shuttle Operations
Brigadier General USAF (Ret)
Businessman & Entrepreneur

The Mission
In 1972, Apollo 16 astronaut, Charlie Duke, became the tenth man to walk on the moon. Duke, along with astronaut John Young, performed the Apollo mission with an enthusiasm and humor that entranced their vast TV audience. He has been delighting audiences ever since.
Gifted with the combined abilities of storytelling and challenging others, Duke is in demand worldwide as a keynote and motivational speaker.
Here is a man who has set goals and attained them. Duke is motivated, dedicated, and honorable. He is a man who not only entertains, but encourages and inspires others to reach their goals and beyond.
On April 20, 1972, he, along with John Young, landed on the surface of the moon. Their stay on the moon was a record-setting 71 hours and 14 minutes.
Duke and Young spent more than 20 hours exploring the moon. This involved emplacement and activation of scientific equipment and experiments, the collection of nearly 213 pounds of rock and soil samples, and the evaluation and use of Rover-2 (their lunar car) over the roughest and blockiest surface yet encountered on the moon. Charlie Duke filmed the only pictures made of the rover in action – it’s record setting speed was 17 kilometers per hour. During Apollo’s three day return from the moon, Duke experienced a space walk with the third crew member, Ken Mattingly. The view over one shoulder was filled with a brilliant full moon and over the other hung a crescent earth – a thin sliver of blue and white. “Fantastic!” Charlie would exclaim again and again.
With the completion of the Apollo 16 mission, General Duke has logged 265 hours and 51minutes in space, which includes 21 hours and 28 minutes in extra-vehicular activities.
Other Apollo 16 achievements include: largest payload placed in lunar orbit (79,109 pounds); first cosmic ray detector deployed on lunar surface; first lunar observatory with the far ultraviolet camera; and longest inflight EVA from a command module during trans-earth coast (1 hour and 13 minutes). Apollo 16 concluded with a Pacific splashdown and subsequent recovery by the USS TICONDEROGA.
Duke also served in the Air Force Reserves as special assistant to the Commander of USAF Recruiting Service, meeting all goals in recruitment of engineers and doctors. He traveled extensively speaking at schools and universities as part of Project Warrior. He was appointed by the National Aeronautics and Space Administration to the NASA Advisory Council. He is presently owner of Charlie Duke Enterprises (which has produced two space videos) and is president of Duke Investments.
General Duke is the past Chairman of the Astronaut Scholarship Foundation in Titusville, FL.

HONORS:
Air Force Distinguished Service Medal with oak leaf cluster
Air Force Legion of Merit
NASA Distinguished Service Medal
Air Force Command Pilot Astronaut Wings