ADAA NELLO SPAZIO!

ADAA Aps ringrazia l’astronauta italiano Paolo Nespoli per avere portato nello Spazio  la patch dell’Associazione consegnatagli durante il training presso la NASA a Houston.

Paolo Nespoli alla presentazione della rivista Spazio Magazine.

Air Show di Jesolo

Spazio Magazine era presente all’Air Show di Jesolo  (1-2 settembre 2023)

A cura dell’inviata Federica Gozio:

Aria e spazio, due ambienti contigui convenzionalmente separati da una linea immaginaria oltre la quale cambiano le leggi dell’aerodinamica, un confine impalpabile che, nel tempo, ha invogliato numerosi aviatori a volerlo oltrepassare, spingendosi “sempre più in alto”.

L’inviata Federica Gozio con il Magg. Riccardo Chiapolino
Alcuni momenti dell’esibizione
Le Frecce Tricolori durante uno spettacolare passaggio incrociato con i caratteristici colori del tricolore.

Proprio allo spazio sta guardando con crescente interesse l’Aeronautica Militare italiana, così come ho avuto modo di riscontrare nel corso della mia partecipazione allo “Jesolo Air Show”, tenutosi nel primo weekend di settembre, che ha visto l’adesione di importanti rappresentanti delle Forze Armate, Corpi dello Stato e della Pattuglia Acrobatica Nazionale.

L’evento, giunto ormai alla sua 25° edizione, è uno dei più storici e prestigiosi, e vanta la partecipazione delle Frecce Tricolori sin dalla prima realizzazione.

Il fitto palinsesto prevedeva l’esibizione di diversi aeromobili quali: AMX 51°Stormo, A129Mangusta, CAP231, AW169 Guardia di Finanza, AW139 Vigili del fuoco, HH.139B 15°Stormo, C-27J SPARTAN, CAP10, STEARMAN, il potente F/A-18 HORNET dell’esercito Svizzero, l’imponente Eurofighter Typhoon 311°gruppo del Reparto Sperimentale Volo dell’AM, la PATROUILLE DE FRANCE e, last but non least, le maestose Frecce Tricolori.

Oltre alla spettacolarità delle esibizioni, l’evento è stato anche un’occasione per allacciare rapporti con il mondo dell’Aeronautica Militare che, come anticipato, ha un forte interessamento nel settore aerospaziale e spaziale.

A suggellare la giornata è stato l’incontro con il Primo Maresciallo Michele Palumbo, rappresentante del Gruppo Ingegneria Aerospaziale (GIAS) del Centro Sperimentale Volo di Pratica di Mare, il quale ha mostrato interessamento per l’Associazione ADAA Aps quale possibile “alleata” nella divulgazione degli studi in corso presso la loro sede. 

Yuri’s Night a Lugano

 

Il 22 aprile a Lugano (Svizzera), ricordando il volo di Yuri Gagarin, primo essere umano nello spazio il 12 aprile 1961, la Yuri's Night  si festeggerà il passato, il presente e il futuro dell'umanità nello spazio.

In generale, le Yuri's Night sono eventi  che vengono organizzati in qualunque parte del mondo; combinano feste a tema spaziale con divulgazione e sensibilizzazione.

ADAA sarà presenta a Lugano con il Presidente Luigi Pizzimenti, i Soci Rodri Araya e Andrea Tedeschi.

Si ringrazia Rodri Araya per l'organizzazione della manifestazione a Lugano.  Vi aspettiamo numerosi!
PROGRAMMA
SABATO 22 APRILE 2023
 
14:30  Introduzione alla Yuri's Night Lugano di Rodrigo Araya
                    

Da Apollo ad Artemis di Luigi Pizzimenti 

Le missioni Apollo che non t'aspetti - parte 1 di Rodrigo Araya


Pausa per il pranzo


Dinamica delle interazioni fra corpi rigidi e semirigidi in ambienti in microgravità: sesso nello spazio di Paolo Attivissimo
(questa conferenza è adatta ad un pubblico adulto)

Le missioni Viking 1 e Viking 2 di Andrea Tedeschi

Pausa per la cena

19:45  Hubble: intervista con l'astronauta ESA Claude Nicollier
proiezione video, in francese sottotitolato in italiano, di Rodrigo Araya

Operazione Paperclip di Andrea Tedeschi

Le missioni Apollo che non t'aspetti - parte 2 di
Rodrigo Araya


LOGISTICA 
► Come trovo la Sala Multiuso di Lugano-Paradiso?

Geograficamente è vicinissima all'uscita autostradale di Lugano Sud. Di fronte alle casse dell'autosilo comunale trovate la piazza del Municipio, con il Panariello'S Bar. L'entrata è a destra del bar, la Sala Multiuso è al primo piano.


Quanto costa l'entrata?
La Yuri's Night Lugano è un evento completamente gratuito.


Dove posso fare pranzo e/o cena?
Proprio sotto la sala conferenze trovate il Panariello'S Bar Bistrot Pizzeria.
Attenzione: non è permesso portare bibite o cibo in sala conferenze!


► Dove posso parcheggiare?
Si raccomanda l'uso dell'autosilo comunale di Paradiso, a pochi metri di distanza. Un ascensore collega direttamente autosilo, ristorante, e sala conferenze.


► Quali sono i prezzi dell'autosilo comunale di Paradiso?
CHF 1.- ogni ora, dopo la 5a ora 2.- ogni ora, dopo le 20.00 1.- ogni ora.
Il costo approssimativo per l'intero evento è di CHF 10.-. Dettagli qui.


Celebrata fino ad oggi in 75 nazioni, la Yuri’s Night viene festeggiata anche sulla Stazione Spaziale Internazionale! (Expedition 27, foto ISS027-E-011851)

 

 

Walter “Walt” Cunningham, è morto.

Ronnie Walter Cunningham (Creston, 16 marzo 1932 – Houston, 3 gennaio 2023. La famiglia dell’ex astronauta dell’Apollo 7 e la NASA  hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “Vorremmo esprimere il nostro grande orgoglio per la vita che ha condotto e la nostra più profonda gratitudine per l’uomo che era: patriota, esploratore, pilota, astronauta, marito, fratello e padre. Il mondo ha perso un altro vero eroe e ci mancherà moltissimo”.

L’associazione ADAA, tutti i Soci si uniscono al dolore della famiglia.

L’11 e 12 novembre 2017 l’Associazione ADAA ha ospitato Cunningham e la moglie Dot per una serie di conferenze e incontri con gli appassionati del programma Apollo. 

Cunningham era l’ultimo membro sopravvissuto dell’equipaggio dell’Apollo 7, che comprendeva anche gli astronauti Walter “Wally” Schirra e Don Eisele.

Nato a Creston, Iowa, ha conseguito una laurea con lode in Fisica e un MA cum laude in Fisica presso l’Università della California, Los Angeles. Oltre a volare nella prima missione del programma Apollo, Cunningham ha attivamente collaborato al programma Skylab della NASA, la prima stazione spaziale degli Stati Uniti ad orbitare attorno alla Terra dal 1973 al 1979.

Prima di entrare a far parte della NASA, Cunningham era stato nella  Marina degli Stati Uniti dove ha iniziato l’addestramento come pilota nel 1952, ha  servito come pilota di caccia con il Corpo dei Marines degli Stati Uniti in 54 missioni in Corea.

Cunningham ha anche completato un dottorato di ricerca. in fisica presso l’UCLA  e poi, nel 1974, ha completato un programma di gestione avanzata presso la Harvard Graduate School of Business.

Dopo aver lasciato l’agenzia spaziale, Cunningham ha ricoperto molti ruoli, assumendo vari ruoli nel settore privato con posizioni dirigenziali presso società di sviluppo, è stato consulente per startup, è stato imprenditore e brillante conduttore di talk show radiofonici. 

 

Asclepios: studenti e astronauti

 
 
 
Sabato 3 dicembre 2022 alle ore 17.30
 
presso la: Sala Consiliare del Comune di Ferno Via Roma, 51 Ferno (VA)
 
 
Programma
 
17.00 Apertura sala
 
17.30 Apertura lavori a cura di Luigi Pizzimenti Presidente Adaa
 
Federica Torre e Veronica Orlandi, Responsabile progetto Asclepios “Asclepios: gli astronauti analoghi”
 
Sara M. Maestroni, Socia Adaa “Indagine psicologia sugli astronauti analoghi”
 
19.00 Chiusura lavori a cura di Alessandro Barazzetti  Segretario Adaa 
 
Il progetto internazionale Asclepios ( www.asclepios.ch ) vede università di tutto il mondo partecipare con i propri studenti a una straordinaria avventura: agli studenti viene chiesto di organizzare una vera e propria missione spaziale che consiste nell’addestrare l’equipaggio di una stazione spaziale che viene simulata sulla terra e precisamente nella fortezza del S.Gottardo e del relativo personale della sala di controllo.
Gli studenti vengono isolati per due settimane come se si trovassero su un altro pianeta ed eseguono esperimenti scientifici coordinati dal personale di terra.
Adaa ha partecipato alla missione mettendo a disposizione un proprio associato psicologo che ha seguito gli “astronauti analoghi”.
 
 
 
 
 
 
 
 

Ferno: Presentazione PRISMA

Alla presenza della Sindaca Sarah Foti, della nuova giunta comunale e dei cittadini di Ferno, il 2 luglio 2022 presso la sala consiliare del Comune di Ferno, si è tenuta la conferenza dell’Associazione per la Divulgazione Astronomica e Astronautica per la presentazione del progetto PRISMA/INAF, per il monitoraggio del cielo.

Con la partecipazione straordinaria della Prof.ssa Patrizia Caraveo (INAF)  Premio Fermi 2021, che ha affascinato il pubblico presente con la sua capacità di  raccontare la scienza in modo chiaro e semplice.


Ha introdotto l’incontro l’Ing Alessandro Barazzetti, Segretario ADAA, il Presidente dott. Luigi Pizzimenti ha raccontato le finalità del progetto e l’ingresso dell’Associazione nella rete nazionale di monitoraggio del cielo.

Prisma, un esempio innovativo di citizen science

È rimarchevole l’interesse che le istituzioni ma anche gli abitanti della regione hanno dimostrato per questa vicenda che mette in evidenza una volta di più la valenza sociale, educativa e pervasiva del progetto Prisma. Un progetto di citizen science davvero attiva che prevede la partecipazione sul campo alle ricerche una volta che gli “occhi” delle camere e i calcoli effettuati dagli esperti della rete hanno individuato un evento promettente e stimato l’area di potenziale caduta. Un progetto quindi che offre l’opportunità di essere proattivi sia nella fase di rilevazione iniziale del fenomeno sia nella fase di ricerca sul campo del potenziale meteorite. Per non parlare dell’emozione di poter partecipare vicino agli esperti  a un’avventura che se avrà esito positivo verrà certamente ricordata a lungo nella regione interessata dall’evento.

Contatti: info@adaa.it

 

La Prof.ssa Patrizia Caraveo mentre autografa il suo libro Sidereus Nuncius 2.0

 

Alessandro Barazzetti introduce l’attività dell’Associazione.

 

Il Presidente, Luigi Pizzimenti espone le finalità del progetto PRISMA.

 

L’intervento della Prof.ssa Patrizia Caraveo

 

Il direttivo ADAA da sx Il Presidente Luigi Pizzimenti, Vincenzo Mazzara, Alessandro Barazzetti ed Emanuele Cambiotti posano per la foto ricordo con da sx davanti, la dott.ssa Sarah Foti (Sindaca di Ferno) e la Prof.ssa Patrizia Caraveo (INAF).

 

 

2021 Spazio in Pillole

Il 2021 è stato forse l’anno più movimentato ed emozionante per lo spazio e il volo spaziale. Dai progressi del turismo, alle piccole startup che hanno raggiunto l’orbita, fino a toccare il Sole, sono stati raggiunti risultati incredibili. Il 2021 ha ospitato numeri elevati e nuovi record per la comunità del volo spaziale. Sono stati effettuati 146 tentativi di lancio orbitale, un record detenuto dal 1967. I primi giorni del volo spaziale non hanno rivelato un tasso di successo straordinariamente alto. Nel 2021, su 145 tentativi, 134 hanno avuto successo, con una percentuale di successo del 92%. I record continuano con il volo spaziale umano. Per la prima volta, l’umanità ha avuto 19 persone in meno sulla Terra, al di sotto della linea di Karman, in una sola volta. In quel momento, c’erano dieci esseri umani a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, tre taikonauti a bordo della Stazione Spaziale Tiangong e sei a bordo del razzo Blue Origins New Shepard nella missione NS-19, lanciata l’11 dicembre.

È importante ricordare le persone scomparse che hanno avuto un ruolo importante nel Programma Apollo: Glynn Lunney 27 novembre 1936 – 19 marzo 2021: Michael Collins 31 ottobre 1930 – 28 aprile 2021

Astronave/Super Heavy e SLS

Negli ultimi due anni, SpaceX ha fatto crescere rapidamente i suoi siti di produzione e lancio a Starbase, in Texas, appena fuori Brownsville, sulla punta meridionale degli Stati Uniti. In agosto, SpaceX ha impilato Starship in cima al suo booster, creando il razzo più alto mai costruito. Oltre a questa pietra miliare, la NASA ha completamente impilato e assemblato il suo razzo Space Launch System per la missione Artemis 1.  Nessuno dei due razzi è riuscito a decollare nel 2021, ma sono sulla buona strada per fare i primi tentativi nel 2022. Entrambi i veicoli di lancio contribuiranno a riportare l’uomo sulla Luna.

Selezione HLS

Per il programma Artemis, la NASA ha chiesto a società private di sviluppare il sistema di atterraggio per queste missioni. Il contratto per il sistema di atterraggio umano (HLS) è stato vinto da SpaceX. In seguito a questa selezione, Starship è diventato l’unico sistema di atterraggio lunare a partecipare al programma Artemis. Il verdetto finale è arrivato dopo le proteste della squadra nazionale, guidata da Blue Origin, e i team Dynetics sono stati respinti.

Completamento del segmento russo della ISS

Il 2021 ha visto anche il completamento del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il completamento è avvenuto con l’aggancio dei moduli Nauka e Prichal. Tuttavia, poco dopo l’aggancio, il Nauka ha messo in pericolo la ISS accendendo i suoi propulsori, con il risultato che la ISS è andata fuori controllo per un totale di una rotazione e mezza. Queste aggiunte aggiungono ora un nuovo braccio robotico dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e maggiori capacità di attracco per i veicoli spaziali.

La scienza della NASA

Proprio alla fine dell’anno, la NASA ha lanciato un trio di navicelle scientifiche. Si tratta di LUCY, DART (Double Asteroid Redirect Test) e infine IXPE (Imaging X-Ray Polarimetry Explorer). La navicella LUCY è stata lanciata su un Atlas V 401 per un viaggio di 12 anni verso otto diversi asteroidi, 7 dei quali si trovano all’interno dell’orbita di Giove. DART, lanciato su un Falcon 9, sperimenterà un metodo di difesa planetaria contro gli oggetti vicini alla Terra, schiantandosi intenzionalmente contro un asteroide e misurandone la variazione di velocità.

IXPE, anch’esso lanciato su un Falcon 9, è un trio di telescopi a raggi X su un unico satellite per misurare la polarizzazione dei raggi X cosmici. IXPE pesa solo 330 kg ed era stato originariamente progettato per essere lanciato da un piccolo vettore satellitare Pegasus. Tuttavia, alla fine si è deciso di lanciare su un Falcon 9, in quanto era l’opzione più economica. In questo modo IXPE è diventato il carico utile dedicato più leggero del Falcon9.

Pietre miliari del Falcon 9

In fondo alla lista ci sono gli incredibili traguardi raggiunti dal Falcon 9 nel corso dell’anno. Quest’anno SpaceX ha lanciato 31 missioni con un Falcon 9 utilizzando solo 10 booster. La media è di 3,1 voli per booster. SpaceX ha fatto atterrare 30 dei 31 voli, con il Booster 1060 che si è aggiudicato il primato del maggior numero di voli. Il Booster 1060 ha volato sei volte in 329 giorni; si tratta di un tempo medio di rotazione di 65 giorni, ovvero circa due mesi.

I sei voli del Booster 1060 nel 2021. (Credit: SpaceX)

Per quanto riguarda i lanci rapidi, SpaceX ha battuto due volte il proprio record di lanci consecutivi. In un primo momento, SpaceX ha lanciato e poi rilanciato dopo un giorno, 20 ore e sette minuti. Successivamente, ha lanciato due volte in 15 ore e 17 minuti. Il tempo di lancio di un singolo booster è stato dimezzato, passando da 51 giorni a 27 giorni.

SpaceX, che riutilizza anche le carenature, ha recuperato con successo l’86% delle sue metà e le ha riutilizzate su poco più del 50% dei suoi voli quest’anno. SpaceX ha inoltre riutilizzato le carenature per la quarta e la quinta volta nel 2021.

Forse uno dei traguardi più importanti raggiunti è il superamento dell’obiettivo interno di SpaceX di far volare un Falcon 9 per dieci volte con una ristrutturazione minima. La ristrutturazione minima comprende la pulizia dei motori, la sostituzione di alcuni componenti minori e la rimessa in volo del booster. Il booster 1051 ha superato questo obiettivo lanciando per l’undicesima volta, cosa che ha fatto quest’anno.

Stazione spaziale Tiangong

Un numero maggiore di esseri umani vive nello spazio con l’introduzione della stazione spaziale Tiangong. La nuova stazione spaziale cinese ha raggiunto l’orbita il 29 aprile 2021 ed è paragonabile per dimensioni alla stazione spaziale Mir della ROSCOSMOS degli anni ’80 e ’90. Finora, oltre 1.000 esperimenti sono stati approvati dalla CNSA. La TSS è anche una stazione modulare, il che significa che molti di questi esperimenti e altri moduli potranno essere aggiunti in futuro.

I taikonauti durante un evento mediatico sulla Stazione Spaziale Tiangong. (Credit: CNSA)

Affinché un oggetto, come un veicolo spaziale, rimanga in orbita, deve occasionalmente utilizzare dei propulsori per aumentare la sua orbita in modo da non soccombere al decadimento orbitale. Il TSS utilizza sia propulsori chimici che propulsori ionici per rimanere in orbita. È la prima volta nella storia che un essere umano viene spinto nello spazio da propulsori ionici. L’uso di propulsori ionici non è tipicamente utilizzato per la propulsione umana a causa della loro spinta estremamente bassa, ma efficiente, che non è pratica per inserire astronauti in orbita. Una volta che un oggetto è in orbita, tuttavia, i propulsori ionici sono un metodo molto efficiente per rimanere e manovrare in orbita. Quest’anno, la TSS ha ospitato due missioni con equipaggio e due missioni di rifornimento merci e si sono svolte diverse attività extraveicolari (EVA) per la messa in funzione della stazione. 

Virgin Orbit e Astra raggiungono l’orbita

Due fornitori di lanci per piccoli satelliti sono riusciti a raggiungere il difficilissimo obiettivo dell’orbita. Ognuno di essi ha utilizzato un metodo diverso per raggiungere l’obiettivo. Virigin Orbit, che ha raggiunto l’orbita il 17 gennaio 2021, utilizza un sistema di lancio aereo. Il razzo LauncherOne viene posizionato sotto l’ala di un Boeing 747-400 e lanciato dopo aver raggiunto un’altitudine di 10.600 m (35.000 ft). Ciò consente a Virgin Orbit di effettuare lanci con qualsiasi inclinazione da quasi tutto il mondo. Hanno raggiunto l’orbita al secondo tentativo di lancio.

Virgin Orbit e Astra raggiungono l’orbita

Due fornitori di lanci per piccoli satelliti sono riusciti a raggiungere il difficilissimo obiettivo dell’orbita. Ciascun fornitore di lanci ha utilizzato un metodo diverso per farlo. Virigin Orbit, che ha raggiunto l’orbita il 17 gennaio 2021, utilizza un sistema di lancio aereo. Il razzo LauncherOne viene posizionato sotto l’ala di un Boeing 747-400 e lanciato dopo aver raggiunto un’altitudine di 10.600 m (35.000 ft). Ciò consente a Virgin Orbit di effettuare lanci con qualsiasi inclinazione da quasi tutto il mondo. Hanno raggiunto l’orbita al secondo tentativo di lancio.

Il LauncherOne poco dopo essere stato rilasciato dalla Cosmic Girl. (Credit: Virgin Orbit)

In questo volo, denominato Launch Demo 2, Virgin Orbit ha trasportato 10 Cubesat della NASA, per un totale di 300 kg, in un’orbita sincrona con il Sole. Solo sei mesi dopo, ha lanciato la missione “Tubular Bells, Part 2”, che ha trasportato 4 payload militari Cubesat, dimostrando di avere fiducia nel razzo LauncherOne.

Astra ha adottato un approccio più convenzionale, lanciando da una rampa di lancio statica in Alaska. Astra ha infine raggiunto l’orbita al quarto tentativo di lancio orbitale, il 20 novembre 2021. Altri lanci sono previsti nei prossimi mesi.

Il razzo 3.3 di Astra durante il decollo. (Credit: Astra)

SN15

Forse, nonostante non abbia avuto un grande impatto scientifico negli anni a venire, l’unico volo di SN15 è stato un grande balzo nella giusta direzione per lo sviluppo della Starship di SpaceX. È stato anche il risultato di un nuovo stile di rallentamento e atterraggio di un razzo. Starship è uno stadio superiore alto 50 metri e largo 9 metri, che in precedenza aveva condotto test di volo fino a circa 10 chilometri di altitudine. Dopo aver raggiunto questa altitudine, la Starship sarebbe tornata sulla superficie terrestre e avrebbe effettuato la manovra di belly flop.Dopo gli atterraggi infruttuosi di SN8, SN9, SN10 e SN11, SpaceX ha fatto volare, atterrare e recuperare SN15 il 5 maggio 2021. Tuttavia, il volo non è stato perfetto. SN15 ha perso un motore durante l’ascesa e ha utilizzato un profilo di atterraggio alternativo di riserva, ma è comunque riuscito ad atterrare in sicurezza. La capacità unica di produrre rapidamente e di modificare rapidamente il progetto è stata fondamentale per consentire a SpaceX di testare regolarmente i prototipi della Starship. La perdita di ogni prototipo non faceva altro che fornire ulteriori dati che sarebbero stati esaminati e applicati al prototipo successivo. Il prossimo passo è la messa in orbita. SpaceX sta lavorando per mandare in orbita lo stack Starship/SuperHeavy e battere altri record. Questo gigantesco razzo sarà più potente del razzo lunare sovietico N1 e avrà una capacità di carico utile superiore a quella del Saturn V.

Un gruppo di motori Raptor sul Booster 4 di SpaceX accanto al supporto di lancio orbitale. (Credit: Austin DeSisto)

Turismo spaziale

L’anno 2021 ha dato il via all’industria del turismo spaziale e l’ha portata più avanti che mai. Persone comuni, la maggior parte delle quali non ha mai avuto un addestramento al volo spaziale, sono state portate su traiettorie suborbitali e su molte orbite terrestri. Questi voli iniziali consentiranno in futuro viaggi più frequenti e meno costosi per le persone comuni.

La prima compagnia a effettuare il primo volo turistico suborbitale è stata Virgin Galactic. L’11 luglio 2021, uno spazioplano SpaceShipTwo completamente carico ha sorvolato i cieli del Nuovo Messico con a bordo l’amministratore delegato Richard Branson e altri membri dello staff di Virgin Galactic. Tecnicamente, non hanno ospitato nessun turista spaziale, ma questi voli permetteranno ai clienti paganti di provare l’esperienza di viaggiare sopra l’atmosfera.

Solo nove giorni dopo il volo di Virgin Galactic, è decollata la missione NS-16 di Blue Origin. Jeff Bezos, suo fratello Mark, la leggenda dell’aviazione Wally Funk e un cliente pagante hanno osato volare sul primo volo umano del New Shepard. Nel resto dell’anno, Blue Origin ha effettuato con successo altri due voli con esseri umani, mentre la missione NS-19 ha concluso l’anno con sei esseri umani, la capacità massima della capsula dell’equipaggio.

In termini di prezzi, le cifre possono variare da grandi a piccole, a seconda di chi le chiede. Trattandosi di un’industria nuova e in rapido sviluppo, i prezzi si adeguano a molti altri fattori. Una cifra sicura è al di sotto del milione di dollari per un viaggio verso il punto più alto che si può raggiungere prima di entrare in orbita.

L’equipaggio dell’NS-19 in microgravità durante il volo dell’11 dicembre 2021. (Credit: Blue Origin)

Oltre a questi voli suborbitali, il 2021 ha dato vita anche a voli di turismo orbitale. La Stazione spaziale internazionale ha ospitato due voli dalla Russia con partecipanti al volo spaziale. Il primo è stato l’MS-19, con il quale l’attrice Yulia Persild e il regista Klim Shipenko hanno volato su una capsula Soyuz e hanno trascorso circa 12 giorni di riprese a bordo della ISS, prima di tornare a Terra con la Soyuz MS-18. Il film è un progetto congiunto tra Roscosmos, il canale russo Channel One e lo studio “Yellow, Black and White”.

A dicembre i voli sono proseguiti con la missione MS-20. Due privati cittadini, Yusaku Maezawa e Yozo Hirano, hanno visitato la Stazione Spaziale Internazionale per 12 giorni. A bordo, i due hanno filmato e documentato le loro esperienze da una prospettiva non astronauta/non-cosmonauta. I video sono disponibili sul canale YouTube di Yusaku Maezawa.

Yusaku Maezawa è un imprenditore giapponese che ha anche acquistato il primo volo commerciale su un’astronave intorno alla Luna per il suo progetto dearMoon.

Yusaku Maezawa sulla ISS mentre cerca di saltare le corde. (Credit: Yusaku Maezawa)

 

Sonda solare Parker

Un altro importante traguardo scientifico raggiunto dall’umanità lo scorso anno è stato il contatto con il Sole da parte della Sonda Solare Parker. Dal suo lancio nel 2018, la sonda ha effettuato cinque sorvoli di Venere. A ogni passaggio, riceve un’assistenza gravitazionale che ne abbassa ulteriormente l’orbita rispetto al Sole.

All’ottava orbita, è entrata e sopravvissuta per la prima volta nella corona del Sole (lo strato più esterno dell’atmosfera solare). Tecnicamente, la sonda ha attraversato la superficie critica di Alfven, un punto in cui la gravità e i campi magnetici del Sole sono troppo deboli per trattenere il materiale solare. Fino a quando non l’hanno effettivamente attraversata, gli scienziati non hanno potuto determinare con precisione dove si trovasse questo punto. Non si tratta nemmeno di un cerchio liscio, ma di un anello a zig zag.

La sonda Parker Solar Probe durante i test. (Credito: NASA)

Nel 2019, i team hanno osservato per la prima volta questi “switchback”, riuscendo a fotografarli per la prima volta. Un altro importante risultato scientifico che l’umanità ha raggiunto quest’anno è stato il contatto con il Sole da parte della sonda Parker Solar Probe. L’anno scorso ha raggiunto l’altitudine più bassa di sempre, a soli 6,1 milioni di km (~3,8 milioni di miglia) dal Sole il 12 novembre 2021. La sonda Parker Solar Probe dovrebbe durare fino al 2025 e sono previste altre 16 orbite.

Lancio del telescopio spaziale James Webb

E’ opportuno celebrare il lancio del più grande e avanzato telescopio che l’uomo abbia mai costruito. Il lancio, condotto da Arianespace, è stato impeccabile. Il razzo Ariane 5 è decollato dalla Guyana francese, in Francia, la mattina del 25 dicembre 2021 con milioni di spettatori in tutto il mondo.

JWST è stato lanciato in modo così preciso da riuscire a risparmiare propellente, che potrà essere utilizzato per il mantenimento della stazione e la navigazione invece che per il viaggio verso la destinazione. Ora si prevede che JWST durerà molto più a lungo della durata iniziale di dieci anni.

Il James Webb Space Telescope avrà l’opportunità di rimodellare il modo in cui gli esseri umani comprendono la creazione dell’universo e di fare più scoperte. Le prime immagini sono attese a luglio.

 

Ispiration 4

Inspiration 4 è stato l’apice del turismo spaziale nel 2021. Non solo ha mostrato un nuovo spirito di volo spaziale, ma l’equipaggio di Inspiration 4 ha anche raccolto oltre 240 milioni di dollari per l’ospedale pediatrico St. Jude. Milioni di persone da tutto il mondo hanno donato per sostenere questa missione e il suo obiettivo. La missione Inspiration 4 è stata sognata solo alla fine del 2020 da Jared Issacman, un uomo d’affari e pilota americano. Il 1° febbraio 2021, SpaceX ha annunciato che Jared Issacman avrebbe offerto tre posti a membri del pubblico sulla capsula Crew Dragon. È importante notare che un posto su una capsula Dragon costa alla NASA 55 milioni di dollari. Ciò significa probabilmente che ogni posto è stato tecnicamente regalato per circa 50 milioni di dollari.

Issacman ha scelto l’assistente di ricerca del St. Jude Hayley Arceneaux, l’ingegnere dei dati Chris Sembroski e la professoressa di geologia e comunicatrice scientifica Sian Proctor per unirsi a lui in questa missione di tre giorni nell’orbita terrestre bassa. Questa è stata la prima missione orbitale privata, interamente civile e non professionale, ed è stata la più alta che gli esseri umani abbiano raggiunto dopo la terza, ma non ultima, missione di manutenzione di Hubble, STS-109, raggiungendo un’altitudine di circa 585 km.

L’ultima missione di manutenzione di Hubble nel 2009 ha avuto un picco di altitudine di soli 578 km, a causa della resistenza atmosferica che ha lentamente abbassato l’altitudine di Hubble, quindi Inspiration 4 ha battuto l’altitudine di volo di STS-125 di pochi chilometri. Un’altra novità: Inspiration 4 è stata la prima missione con equipaggio in volo libero dai tempi del programma Space Shuttle. Ciò significa che la navicella non si è agganciata a un altro veicolo spaziale o a una stazione spaziale. Infatti, la porta di attracco è stata sostituita da una cupola di vetro, nota come cupola, che ha offerto una vista senza precedenti della Terra.

Missioni su Marte

La missione Hope Al-Amal degli Emirati Arabi Uniti è arrivata su Marte il 9 febbraio 2021 con un lancio di inserimento orbitale durato circa 27 minuti. Hope si trova ora nella sua orbita marziana altamente ellittica. Il veicolo spaziale sta osservando da vicino l’atmosfera di Marte, soprattutto durante le diverse stagioni. Questa è stata la prima missione interplanetaria degli Emirati Arabi Uniti e finora è stata eseguita in modo impeccabile.

La Cina ha lanciato tre veicoli che svolgono tutti funzioni diverse. Un orbiter, un lander e un rover sono stati inviati sul pianeta rosso. La missione è stata denominata Tianwen e tutti e tre i veicoli spaziali sono sopravvissuti ai tre mesi di vita iniziali dopo l’arrivo sul pianeta rosso. Inoltre, sono sopravvissute a un periodo di offline di 50 giorni causato da un blackout delle comunicazioni dovuto al fatto che il Sole si trovava tra la Terra e Marte, e ora sono tornate a raccogliere dati.

Un altro piccolo satellite è stato inviato insieme a Tianwen per essere espulso e riprendere le immagini dell’orbiter principale durante il suo viaggio. La Cina è diventata il secondo Paese, dopo gli Stati Uniti, a gestire un rover sulla superficie marziana. Questo è stato il primo tentativo della Cina dopo una missione congiunta con la Russia, fallita nel 2011.

Infine, c’è la missione Mars 2020 della NASA con il rover Perseverance e l’elicottero Ingenuity. Questa missione ha offerto la più alta qualità video e audio della fase di ingresso, discesa e atterraggio. Ingegneri, scienziati e pubblico hanno beneficiato di questi dati, che hanno aiutato gli esseri umani a comprendere meglio Marte e le prestazioni del veicolo durante le diverse fasi della missione.

Tra i risultati più importanti raggiunti finora c’è il primo bollettino meteorologico su Marte, condotto dal Mars Environmental Dynamics Analyzer. Inoltre, l’esperimento MOXIE ha generato 5,37 g di ossigeno. Perseverance fa anche parte della missione di restituzione dei campioni, che sarà condotta dall’ESA nel corso del decennio.

Il rover tecnicamente avanzato non è l’unico aspetto della missione Mars 2020. Un piccolo elicottero chiamato Ingenuity ha raggiunto il pianeta rosso. Due mesi dopo l’atterraggio, il rover ha dispiegato l’elicottero e lo ha visto prendere il volo per la prima volta. Si è trattato del primo volo a motore su un altro pianeta. Superando l’obiettivo iniziale di cinque voli, Ingenuity ha volato 18 volte per un totale di 32 minuti e 51 secondi nel 2021. Ha già percorso 3,82 km rispetto ai 2,83 km percorsi da Perseverance, nonostante la missione di Ingenuity sia iniziata più tardi.

Conclusioni

Nel complesso, il 2021 ha visto molte novità nel campo dei voli spaziali e della scienza spaziale. L’umanità ha ottenuto altre tre missioni su Marte, ha lanciato molti civili nello spazio, ha lanciato razzi di nuova concezione e ha toccato luoghi del sistema solare precedentemente ritenuti impossibili. I giornalisti e i comunicatori spaziali di SPAZIO MAGAZINE hanno contribuito condividendo le loro conoscenze con il grande pubblico.

A cura della Redazione SPAZIO MAGAZINE

Il ritorno di Paolo Nespoli

 

L’ex astronauta italiano Paolo Nespoli, dopo una lunga convalescenza, ha fatto il suo rientro sulle scene il 29 aprile a Busto Garolfo. Un fiume in piena e ironico come sempre, ha incantato il pubblico presente in sala. 

Paolo Nespoli, ospite del Gruppo di ricerca storica di Busto Garolfo, nel Milanese, ha parlato di spazio tra passato e futuro. Dalla competizione  degli anni 60′ tra Usa e Urss arrivando ai giorni nostri con sogno di sbarcare su Marte.

Nespoli ha aperto l’incontro con una frase rivolta ai giovani presenti in sala: “Lo sapete come si fa a realizzare i sogni impossibili? Prima si sogna poi ci si sveglia e ci si da da fare”. Esattamente ciò che ha fatto lui per arrivare nello spazio. 

Per Nespoli la competizione nello spazio tra le due potenze mondiali, Russia e America, è stata per lui un sogno e uno stimolo che lo accompagnato fin da bambino, diceva a tutti che avrebbe fatto l’astronauta, venendo puntualmente preso per pazzo. Evidentemente ha smentito tutti realizzando il sogno anzi ottenendo grandi risultati con ben tre missioni nello spazio. (In totale, nelle tre missioni del 2007, 2010-211 e 2017, Paolo Nespoli è rimasto nello spazio per 313 giorni, 2 ore e 36 minuti).

 Nespoli si dice felice per la partenza della collega Samantha Cristoforetti e ricorda con ironia il nome che la sua classe aveva ricevuto durante l’addestramento del 1998 per la permanenza nella stazione spaziale: “penguins”, ovvero i pinguini. Il nome venne scelto per sottolineare come anche avendo i requisiti in molti non sarebbero riusciti a vedere la terra dall’alto, perché i candidati astronauti erano fin troppi…

Nespoli prosegue raccontando aneddoti di come la mancanza di peso o microgravità presente sulla Stazione Spaziale Internazionale, rappresentasse un problema non indifferente. Diverse le soluzioni adottate come le tasche con il velcro per trattenere gli oggetti o le maniglie della stazione spaziale per riuscire a lavorare solamente se ancorati con il piede. Nespoli ricorda, con non poco divertimento, il numero di oggetti persi perché accantonati e fluttuati via nella stazione in balia delle correnti. Come un Ipad “scomparso” per lungo tempo e poi improvvisamente ricomparso dal nulla. 

La conferenza si è poi spostata guardando non solo al presente, ma anche al futuro: ha elogiato la figura di Elon Musk per la sua determinazione sempre in tema di “cose impossibili”. Nespoli lo dipinge come un uomo che ha ridato grande fascino alla corsa allo spazio. Più volte è stata nominata SpaceX, l’azienda del miliardario sudafricano. Nespoli: “Musk sta riuscendo a rendere privato il settore dei viaggi spaziali tramite i suoi prodotti e invenzioni. Ha fatto vedere a tutti come funzionano le cose a chi lo riteneva essere un folle visionario”.

Nel rispondere alle domande del pubblico, Nespoli ha affrontato il tema del prossimo passo per il viaggio su Marte. E anche il forte interesse della Cina per la luna e le sue risorse. “Quando ero piccolo dicevano che in 15 anni saremmo andati su Marte, lo stesso quando ho iniziato a studiare, quando mi sono laureato e quando sono andato in pensione, oggi non hanno ancora iniziato seriamente a programmare una missione umana su Marte”.

C’è forte scetticismo nelle parole di Nespoli, ma solamente per quanto riguarda le tempistiche dell’impresa, e confessa di confidare nelle ambizioni di chi oggi è ancora giovane e aggiunge che un eventuale annuncio di viaggio spaziale cinese non farebbe che innescare una competizione con gli Stati Uniti molto simile a quella avvenuta negli Anni ’70-80. Allora come oggi, il pensiero principale degli americani sarebbe lo stesso: “I cinesi vogliono tornare sulla luna? Noi ci andremo prima!”.

Bentornato Paolo!

Charlie Duke 50 anni fa

 

Nel 50° anniversario dell’Apollo 16, l’astronauta Charlie Duke ricorda l’emozione del suo viaggio sulla Luna.

 

 
La sua tuta spaziale avrebbe potuto subire una perdita, uccidendolo sul posto, o il piccolo motore del lander lunare avrebbe potuto fallire, lasciando lui e John Young per sempre sulla Luna. Ma il pericolo non era in primo piano nella mente di Charlie Duke 50 anni fa, questa settimana, quando lui e i colleghi astronauti dell’Apollo 16 John Young e Ken Mattingly erano nel bel mezzo di una delle ultime e più gioiose missioni NASA sulla luna.

Duke: ”Stavo pensando a quanto ero a mio agio lassù. Il nostro posto era sulla luna. È la natura dell’uomo esplorare, sia attraverso un microscopio, un telescopio o un’avventura come quella che abbiamo avuto noi”

Durante un programma che è poco conosciuto dalle giovani generazioni, due dozzine di astronauti americani visitarono la luna tra la fine del 1968 e la fine del 1972. La metà di loro ha camminato sulla sua superficie. Solo quattro di quest’ultimo gruppo sono ancora viventi: Charlie Duke, Buzz Aldrin, Dave Scott e Harrison Schmitt.

Duke oggi ha 86 anni. Ma viaggia ancora molto in tutto il mondo. Charlie racconta le sue esperienze lunari in modo che catturano il pubblico con umanità ed esperienza. Negli anni della nostra amicizia, mi sono spesso sentito come se fossi proprio lì con lui sulla luna, mentre condivideva con me la sua storie dei tre giorni di esplorazione lunare o mi indicava al telescopio il luogo dove era allunato con Young. Fa sembrare semplice quello che ha realizzato e ogni volta mi emoziona.

Il programma Apollo iniziò con grande urgenza nei primi anni ’60, quando gli Stati Uniti erano impegnati nella corsa allo spazio della Guerra Fredda con l’Unione Sovietica. Il presidente John F. Kennedy fissò l’obiettivo apparentemente impossibile di inviare uomini sulla luna e ritorno entro la fine del decennio.

L’Apollo 11 raggiunse quell’obiettivo nel 1969. Aldrin e Neil Armstrong toccarono la luna con meno di 20 secondi di carburante rimasto nel loro lander. Michael Collins volteggiava in orbita lunare nel modulo di comando.

Armstrong comunicò via radio alla NASA che erano al sicuro. Duke era all’altro capo della linea a Houston e rispose: “Roger, Tranquillità, vi riceviamo a terra. Qui un gruppo di ragazzi stava per diventare blu”. Stiamo respirando di nuovo. Grazie mille!”

È stato un momento esaltante. Ma la NASA ha presto cancellato tre dei nove atterraggi lunari successivi previsti. L’interesse del pubblico scemò dopo il primo atterraggio. I costi crescenti del progetto causarono allarme. Un’esplosione a bordo dell’Apollo 13 quasi uccise il suo equipaggio. E gli americani divennero più concentrati su questioni come il Vietnam e i diritti civili.

Per un po’ sembrò che anche gli ultimi due voli – Apollo 16 e 17 – sarebbero stati tagliati.

Duke “Questo pensiero mi ha attraversato la mente, secondo me la gerarchia della NASA ha cancellato le ultime tre missioni perché il clima politico stava cambiando. Hanno detto che abbiamo avuto un programma di successo e se avessimo avuto un incidente perdendo qualcuno sulla luna, queste avrebbe avuto un effetto devastante”.

L’Apollo 16 finì per essere lanciato il 16 aprile 1972, volando nello spazio a bordo di un razzo Saturn V. La navicella Apollo entrò nell’orbita lunare tre giorni dopo. Ma il viaggio di Duke e Young verso la superficie fu ritardato di sei ore quando fu rilevato un problema al motore del modulo di comando.

L’equipaggio si era allenato per quasi due anni, specialmente per questi momenti di tensione.

Duke: “Mi sono chiesto come ci si sarebbe sentiti ad atterrare sulla luna, sarebbe stato travolgente emotivamente?” Ha avuto la sua risposta il 20 aprile quando lui e Young hanno guidato il loro lander Orion nella regione Descartes della luna, diventando i primi esploratori a raggiungere gli altipiani lunari.

Armstrong disse: “Questo è un piccolo passo per l’uomo. Un passo da gigante per l’umanità”. Aldrin disse: “Bella vista … Magnifica desolazione”.

Duke, che a 36 anni era il più giovane dei moonwalker, ha semplicemente urlato: “Hot dog! È fantastico!”. Duke sorride al ricordo… “Quando siamo arrivati alla nostra missione, a nessuno importava davvero cosa avrei detto, non avevo preparato nulla … John non era un pensatore profondo. Nemmeno io lo ero, a quel punto”.

Per molte persone, le immagini durature dell’Apollo 16 coinvolgono affascinanti riprese video di Duke e Young che vagano attraverso la regolite lunare in un rover lunare con motore elettrico.

Sembravano estranei da un pianeta sconosciuto. Duke ricorda quanto sia stato gioioso e nel tempo l’esperienza avrebbe cambiato profondamente la sua vita.

Molti scienziati pensavano che la regione di Descartes presentasse rocce che erano state modellate dall’attività vulcanica, dimostrando che la luna si era evoluta in un lungo periodo di tempo. Invece, Young e Duke trovarono rocce che erano associate a meteoriti.

Duke: “La nostra formazione era tutta da un punto di vista evolutivo e scientifico, non c’è mai stato alcun accenno al fatto che Dio avesse creato tutto all’istante o qualcosa del genere. Era solo evoluzione”.

Era stato cresciuto in una famiglia battista, ma non ha messo fortemente in discussione la sua formazione scientifica fino a più tardi, quando stava lasciando la NASA e sperimentando problemi nel suo matrimonio. Duke racconta che lui e sua moglie, Dotty, hanno subito una conversione religiosa che li ha portati alla convinzione creazionista che tutto nell’universo è stato creato da un Dio.

Duke:“Lo spirito di Dio ha parlato al mio cuore e ha detto: Puoi credere a questo o puoi credere a loro. Cosa vuoi fare?” Lui ha scelto il creazionismo, una convinzione che mantiene ancora oggi.

Gli domando se non crede che la NASA lo avrebbe automaticamente rifiutato se avesse espresso questa convinzione mentre ambiva al posto come astronauta dell’Apollo?

Duke: “Quella convinzione non ha nulla a che fare con le tue capacità”.

Grazie Charlie!

                               Il Pres. ADAA, Luigi Pizzimenti con Charlie e Dotty Duke
 

 
 
 
 

Arrigo Castelli

“Protagonisti dell’impossibile”

L’11 aprile 2022, presso l’aula Gaber del palazzo Pirelli a Milano, ricorderemo Arrigo Castelli il genio che imprigionò la voce inventando il magnetofono Geloso.  Nel 1969 di ritorno dalla Luna, la NASA registro le voci dell’equipaggio di Apollo 11, utilizzando un magnetofono Geloso. 

Interverrà il Presidente di ADAA e Direttore scientifico di Spazio Magazine. L’evento sarà visibile in streaming.